“Macchia da Sole ancora senza copertura mobile”: lo sfogo di un locatore
Una criticità mai risolta

Un locatore di Macchia da Sole, con lettera firmata, denuncia quella che da anni è una criticità mai risolta nel territorio di Valle Castellana, nel cuore dei Monti Gemelli.
“Da tempo residenti, operatori turistici e visitatori denunciano la persistente mancanza di copertura della rete telefonica mobile. Un problema che incide pesantemente sulla vita quotidiana della comunità locale e che rappresenta un freno allo sviluppo delle attività ricettive e turistiche della zona. Da anni si parla della necessità di installare un ripetitore cellulare per garantire una connessione stabile, ma la questione è ancora senza soluzione. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: difficoltà di comunicazione, disdette di prenotazioni e una generale percezione di carenza nei servizi essenziali da parte dei visitatori”.
E ancora: “Su iniziativa dell’assessore del Comune di Valle Castellana, Battista Caterini, negli anni sono stati organizzati diversi incontri con istituzioni, Prefettura, aziende del settore e tecnici specializzati. L’ultimo, a novembre 2023, ha riportato al centro dell’attenzione non solo la questione della copertura mobile, ma anche i problemi di isolamento che vivono le frazioni dell’entroterra, soprattutto nei mesi invernali, con notevoli disagi per i residenti ed eventuali turisti. Eppure il territorio dei Monti Gemelli ha potenzialità enormi: paesaggi naturali di grande fascino, sentieri escursionistici, borghi e siti storici che meritano di essere valorizzati al pari di altre località montane più conosciute. Ma per rilanciare davvero il turismo servono prima di tutto servizi di base, a partire dalla telefonia mobile”.
“L’auspicio è che istituzioni locali, provinciali e regionali riescano a fare squadra con gli operatori del settore per arrivare finalmente a una soluzione tecnica. Solo così sarà possibile rafforzare l’attrattività di quest’area e puntare a una crescita turistica stabile e competitiva. Non è possibile che si debba rivalorizzare la montagna solo con sforzi personali di privati”.