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Teramo

L’arte de “Li faegn” entra a scuola: allo Zoli di Atri una lezione sulla tradizione

"Prove" per l'8 dicembre

Atri. Questa mattina gli studenti delle classi prime degli indirizzi tecnici dell’Istituto Zoli di Atri hanno assistito all’ingresso in Aula Magna de “Li Faegn”, i tradizionali fasci di canne che, alle prime luci dell’8 dicembre, al rintocco delle campane della Basilica Cattedrale, verranno accesi con un falò benedetto dedicato alla Vergine Maria e portati in processione per le vie della città ducale.

La singolare presenza è stata registrata nell’ambito dell’incontro I fuochi d’Abruzzo, tenuto da Ettore Cicconi, direttore del Museo Etnografico di Atri, e dal professor Marco Cipolletti, Agronomo della Regione Abruzzo e responsabile dell’Ufficio beni e attività culturali. Presenti anche Enrico Antonelli, presidente dell’APS “Li Faegn immacolata concezione”, insieme ad alcuni suoi rappresentanti.

Durante l’incontro è stata ripercorsa la storia di Atri e, a seguire, la tradizione dei fuochi rituali in Abruzzo, documentata sin dall’epoca preromana come pratica propiziatoria e di purificazione legata al mondo agricolo. Con l’avvento del cristianesimo, tali riti si sono poi trasformati in ricorrenze religiose, mantenendo però intatta la loro forza simbolica.
Il Ciancialone di Silvi, le Farchie di Fara Filiorum Petri e i Fuochi di Sant’Antonio sono solo alcune delle manifestazioni che, insieme ai Faugni, testimoniano, ancora oggi, la vitalità di questa antica tradizione.

“Com’è naturale, il passare del tempo e il susseguirsi delle generazioni hanno modificato in parte forme e modalità delle celebrazioni, adattandole ai cambiamenti della società. Ciò che conta, tuttavia, è che queste feste non si siano perse: esse rappresentano strumenti vivi di identità e memoria, capaci di trasmettere ai giovani il senso di appartenenza, valorizzare le diversità culturali e creare un ponte tra passato e presente. La scuola diventa così un luogo in cui la tradizione si rinnova e continua a parlare alle nuove generazioni”, commenta l’Istituto in una nota.

Al termine dell’incontro, l’Associazione “Li Faegn” ha coinvolto gli studenti in una dimostrazione pratica sulla realizzazione dei fasci, le cui canne vengono raccolte già da febbraio per consentirne la corretta essiccazione estiva. L’iniziativa si è conclusa con un piccolo omaggio a tutti i partecipanti.

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