
Roseto. L’amministrazione comunale di Roseto degli Abruzzi, attraverso il consigliere con delega alle frazioni, Vincenzo Addazii, esprime forte preoccupazione e si fa portavoce del malcontento dei cittadini di Cologna Paese in merito alla conclusione dei lavori della nuova rotatoria tra la Sp 19 e la Sp 20 da parte della Provincia di Teramo.
Il progetto, che ha visto l’ultimazione nelle scorse ore, è al centro di critiche da parte della comunità locale, che lamenta una mancata considerazione delle proprie esigenze e delle osservazioni, puntualmente segnalate dal Consiglio di Quartiere e ribadite anche dall’Amministrazione Comunale.
Addazii sottolinea come il percorso attuato dalla Provincia non abbia previsto un adeguato coinvolgimento del territorio, portando avanti un piano che non rispecchia le reali necessità di chi vive quotidianamente la frazione e di chi percorre abitualmente la strada. Questa mancanza di dialogo ha generato, secondo i residenti e gli amministratori comunali, problematiche significative in termini di sicurezza e funzionalità.
“Apprendiamo della conclusione dei lavori e prendiamo atto che, purtroppo, il territorio non è stato ascoltato e che le richieste non sono state prese in considerazione. Insomma, un’occasione persa – afferma Addazii – In particolare, desta viva preoccupazione la configurazione dell’innesto di Via delle Croci, giudicata da molti cittadini come un punto di elevata pericolosità per chi deve entrare e uscire dalla stessa via. Le modifiche apportate alla viabilità in quel tratto, anziché migliorare la situazione, sembrerebbero averla resa più critica, aumentando il rischio di incidenti, nonostante questo problema sia stato fatto presente in diverse occasioni. A ciò si aggiunge il mancato accoglimento di una richiesta puntuale e più volte espressa dal Consiglio di Quartiere: l’installazione di rallentatori di velocità o la creazione di strisce pedonali rialzate su via della Specola. Tali dispositivi potrebbero avere un ruolo cruciale nel moderare la velocità dei veicoli in transito, rendendo più sicuro l’accesso alla rotatoria stessa e proteggendo automobilisti, pedoni e ciclisti. Soprattutto alla luce del fatto che la zona è frequentata anche da minori, persone con disabilità e da anziani che si spostano spesso a piedi e che in prossimità della rotatoria insiste l’unica fermata del trasporto pubblico al servizio della frazione”.
“Ci sentiamo in dovere di dare voce al legittimo malcontento dei cittadini di Cologna Paese e del loro Consiglio di Quartiere – conclude Vincenzo Addazii – È fondamentale che le istituzioni sovracomunali comprendano che le opere pubbliche, soprattutto quelle che impattano direttamente sulla vita quotidiana delle persone, debbano nascere da un confronto costruttivo con il territorio. Ignorare le segnalazioni di chi conosce e vive questi luoghi porta inevitabilmente a risultati come quelli che stiamo constatando oggi: un’opera che, anziché risolvere problemi, ne crea di nuovi in termini di sicurezza. Il nostro obiettivo primario è garantire una viabilità più sicura e funzionale per tutti i residenti di Cologna Paese e dei tanti cittadini che utilizzano le strade provinciali quotidianamente, per questo speriamo in una nuova interlocuzione con la Provincia per ottenere quanto più volte richiesto”.