Ancarano, la polemica social sulle iniziative della parrocchia: le precisazioni
L'intervento del vicesindaco Simone Marchetti

Ancarano. La polemica corre sui social e non solo ad Ancarano. Il vicesindaco Simone Marchetti, in una nota, ricostruisce alcuni passaggi di una vicenda che si è verificato nei giorni scorsi.
“In merito all’increscioso episodio verificatosi ai danni di un associato Proloco (a scanso di equivoci fatto realmente accaduto) e riportato dal Presidente della Proloco di Ancarano a cui sono seguite delle esternazioni apparse sui social della consigliera comunale di minoranza Elisa Forlini su presunti “no” verso il Parroco, desidero intervenire per fare chiarezza su alcuni punti che, purtroppo, risultano fuorvianti e non corrispondenti alla realtà dei fatti”, scrive Marchetti.
“Mi permetto di ricordare alla consigliera che l’amministrazione Civica Ancaria di cui ha fatto parte, ha sempre dato la massima disponibilità alle iniziative della parrocchia.
In qualità di assessore prima, e oggi di vicesindaco, ci tengo a ricordare che in tutti questi anni l’amministrazione comunale ha sempre garantito il patrocinio per l’utilizzo gratuito degli impianti sportivi comunali e contributi economici a sostegno del Grest, riconoscendone il valore educativo, sociale e aggregativo. Lo abbiamo fatto con responsabilità e continuità, ben consapevoli dell’importanza che questa attività riveste per i bambini, i giovani e le famiglie della nostra comunità, scegliendo sempre di non sovrapporre l’attivazione dei servizi comunali come le colonie e il centro estivo. Tutti questi interventi sono documentati da delibere di giunta.
L’unico “no”, e ribadisco unico, è stato quello di non concedere Palazzo Spalazzi: diniego dettato purtroppo da problemi tecnici insuperabili.
Capisco l’intento della consigliera Forlini di avvelenare il pozzo per delegittimare quanto riportato dal Presidente della Proloco, ma come detto sopra questa amministrazione non ha mai fatto mancare il supporto alle attività della parrocchia. Auspichiamo che in futuro si possa lavorare con spirito di unità, per il bene comune”.