Alba Adriatica, sgomberato l’edificio di viale della Vittoria
La comunicazione della sindaca. Il gestore dello stabile precisa i termini della vicenda

Alba Adriatica. E’ stato perfezionato lo sgombero dell’edificio di viale Vittoria, ad Alba Adriatica, finito al centro anche di un confronto e discussione di natura politica.
La vicenda era nota ai più e dopo le ordinanza sindacali, lo stabile è stato sgomberato.
A darne comunicazione, con un post sui social, è la sindaca Antonietta Casciotti.
“Comunico che lo sgombero dell’edificio è avvenuto, anche grazie agli interventi e verifiche effettuate dagli agenti della polizia locale, in modo volontario da parte degli occupanti”, scrive la Casciotti.
Il gestore dell’immobile è stato invitato a mettere in atto tutti gli accorgimenti per evitare eventuali intrusioni.
La sicurezza urbana e la legalità non sono slogan, ma azioni concrete che questa amministrazione persegue con determinazione nella consapevolezza che il raggiungimento di migliori obiettivi passa anche attraverso un potenziamento del Corpo di P.L percorso già avviato e che sin dall’insediamento ha costituito obiettivo primario.
Collaboreremo con chiunque voglia costruttivamente apportare il proprio contributo su un tema che riguarda l’intera comunità.
La collaborazione ed il dialogo inoltre tra cittadini e le forze dell’ordine rafforzerà ulteriormente la sicurezza collettiva: operare insieme e in sinergia è la strada per preservare il benessere e la coesione civica del nostro territorio”.
La comunicazione, comunque, ha generato una replica da parte di chi ha gestito, nel corso del tempo, l’immobile dove erano ospitati dei migranti.
“I ragazzi hanno lasciato l’immobile di viale della Vittoria 41 spontaneamente, perché sono stato io a trovare per loro una sistemazione alternativa. Non sono stati accompagnati fuori, né costretti: hanno scelto di andare via perché qualcuno si è preso cura di loro”, la sottolineatura.
Credo sia importante ricordare che, in situazioni come queste, il Comune ha obblighi precisi e non discrezionali. Quando si dispone uno sgombero per inagibilità, la legge prevede che vengano garantite soluzioni abitative alternative a chi viene allontanato, soprattutto se si tratta di persone in difficoltà.
Le garanzie che il Comune deve attivare includono.
Alloggi temporanei per chi non ha una sistemazione autonoma.
Contributi per l’autonoma sistemazione, se non è possibile offrire un alloggio diretto.
Coinvolgimento dei servizi sociali per la presa in carico delle persone fragili.
Cabina di regia coordinata dalla Prefettura, nei casi più complessi, per garantire assistenza entro 90 giorni.
Mi chiedo quindi: quali di queste garanzie sono state attivate per le persone sgomberate da Viale della Vittoria? E soprattutto, cosa si intende fare per chi è stato sgomberato da Via Roma 4?
Non possiamo parlare di sicurezza e legalità senza parlare anche di responsabilità sociale. Dietro ogni sgombero ci sono persone, storie, fragilità. E la sicurezza vera si costruisce anche prendendosi cura di chi è più vulnerabile.
Sono sempre disponibile al dialogo, ma credo sia giusto chiedere chiarezza e impegno concreto”.