
Pescara (3-4-2-1): Desplanches, Corbo, Brosco, Pellacani, Oliveri, Corazza, Dagasso, Squizzato, Olzer, Valzania, Di Nardo. In panchina. Saio, Profeta, Letizia, Capellini, Giannini, Gravillon, Brandes, Meazzi, Graziani, Berardi, Merola, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra. Allenatore: Vivarini
Sud Tirol (3-5-2) Adamonis, El Kaouakibi, Pietrangeli, Kofler, Molina, Zedadka, Tronchin, Mallamo, Martini, Odogwu, Merkaj. In panchina. Poluzzi, Italeng, Davi, Pecorino, Coulibaly, Tait, Brik. Allenatore: Castori
Reti: 66′ Coulibaly
Arbitro: Luca Massimi della sezione di Termoli.
Prova opaca del Pescara nel turno infrasettimanale, con un punto recuperato in extremis all’Adriatico contro il Sud Tirol.
Primo squillo della partita al 18′, con Desplanches pronto a respingere il tiro a volo di Molina. Fino all’intervallo, poi, nulla da rilevare.
Gli altoatesini pungono anche a inizio ripresa: bello il tacco di Odogwu a invitare Merkaj tra i difensori centrali addormentati, ma Desplanches è ancora reattivo e para. La svolta del match arriva al 65′ con il più classico dei “goal mangiato, goal subito”: Letizia si invola in contropiede per vie centrale, manda Merola da solo contro Adamonis ma l’attaccante si allunga troppo il controllo e la regala al portiere che, lesto, fa ripartire i suoi, il Pescara rimane scomposto, il Tirol triangola all’ingresso dell’area e punisce Desplanches con l’ex Coulibaly, appena entrato. Gli ospiti sfruttano l’entusiasmo crescente e, dopo 2 minuti, scheggiano il palo con Italeng. Valzania cerca la reazione al 76′ con un sinistro dalla stessa corsia a cercare il palo lontano, ma la traiettoria è più coraggiosa che precisa e la palla sfila di un paio di metri sul fondo. Vivarini prova il tutto per tutto con Meazzi, Okwonkwo e Cangiano nel finale ma la trazione offensiva è orfana di impostazione e per recuperare almeno il pareggio sembrano mancare proprio le intenzioni. Adamonis, allo scadere, liscia clamorosamente su un lungo cross dalla fascia ma non c’è nessuno in maglia biancazzurra ad approfittarne sottoporta. Sugli sviluppi del successivo corner, Letizia cerca l’inzuccata decisiva ma c’è Davi a fare buona guardia e sventa la penultima occasione per gli adriatici. L’ultima arriva al 95′ ed è tutta dai piedi di Meazzi che dribbla chiunque entrando in area dalla sinistra e la deposita in rete con forza e personalità da gigante.
Un salvataggio in extremis per il Delfino che, evidentemente, deve ancora trovare la propria dimensione: domenica, in casa della Sampdoria, Vivarini e i suoi dovranno dare un segnale di reazione per non perdere contatto in classifica e l’entusiasmo della piazza.