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Crack del Pescara a Palermo

Palermo (3-5-2): Joronen, Pierozzi, Bani, Ceccaroni, Bereszynski, Palumbo, Ranocchia, Gomes, Augello, Le Douaron, Pohjanpalo. Bardi, Gomis, Veroli, Peda, Diakitè, Blin, Segre, Vasic, Giovane, Corona, Brunori. Allenatore: Filippo Inzaghi.

Pescara (3-5-1-1): Desplanches, Capellini, Brosco, Corbo, Letizia, Valzania, Brandes, Dagasso, Corazza, Caligara, Di Nardo. In panchina: Saio, Gravillon, Giannini, Squizzato, Berardi, Graziani, Vinciguerra, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Tonin, Meazzi. Allenatore: Vincenzo Vivarini

Reti: 23′ e 58′ Pierozzi, 46′ Segre, 72′ Brunori, 82′ Diakitè

Arbitro: Andrea Zanotti di Rimini

Torna a perdere, nel peggiore dei modi, il Pescara di Vivarini, che a Palermo illude nei primi minuti e poi si frantuma sotto i colpi dei siciliani.

L’avvio del Pescara è ottimo: solo 6 minuti e Dagasso pesca Di Nardo con il contagiri, il centravanti gira di testa dal limite piccolo ma trova un superbo Joronen a deviare in angolo. E sugli sviluppi del corner, Dagasso ci prova direttamente con un sinistro che sfila di un nulla accanto al palo. La squadra di Vivarini non si fa intimorire da un Barbera a festa per il 125esimo anniversario rosanero e al 19′ Caligara ha sui piedi la palla del vantaggio: Joronen si scontra con Ceccaroni in uscita su una palla lunga, la porta è sguarnita ma Caligara ci mette troppo a controllare e tira su Augello, arrivato a coprire sulla linea. Al terzo goal mangiato, si concretizza la regola più dura del calcio: al 23′, su rimessa laterale all’altezza del dischetto biancazzurro, Pojhanpalo fa da sponda per Pierozzi che spara in rete con un destro secco. Il Palermo rientra in partita a tutto gas e dopo 2 minuti solo un miracolo di Desplanches, con una mano di richiamo che si allunga oltre natura, neutralizza l’incornata di Pojhanpalo per il raddoppio. Comincia il lavoro vero per il portiere pescarese che, al 33′, salva due volte in dieci secondi. A decretare il ribaltamento delle parti c’è, in pieno recupero, la doppietta annullata a Pierozzi per fuorigioco.

Basta meno di un minuti di ripresa ai siculi per concretizzare il raddoppio: Pierozzi crossa alla perfezione, sul secondo palo Segre trova un varco enorme e infila in rete di testa. Il Delfino affonda senza più riemergere e al 55′ Pojhanpalo centra il palo: Desplanches rimane ingessato. Al 58′ arriva anche la doppietta dell’ex: Brunori mette al centro di tacco, su crossi di Palumbo, e Pierozzi deve solo appoggiare da due passi. Lo stesso Brunori, al 72′, cala il poker e la pietra tombale sul Pescara: sponda di Pojhanpalo e destro senza diritto di replica. La festa palermitana non si ferma e all’82’ arriva anche il pokerissimo: marcatura inesistente su Diakitè a centro area e la girata di testa a rete gli riesce facilissima. Ultimo chiodo sulla bara pescarese, ma non è solo una metafora in tema Halloween.

Sconfitta senza appello per la squadra di Vivarini: i 20 minuti iniziali non reggono davanti a una batosta a all’incapacità totale di reagire tecnicamente e tatticamente. La panchina biancazzurra, forse, ora comincia davvero a scricchiolare.

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