Teramo, nuovo ospedale: “Nessun progresso reale compiuto”
La replica di Fratelli d'Italia: prosegue il lamento

Teramo. “Dopo sette anni di amministrazione regionale da parte del centro destra, la situazione relativa al nuovo ospedale di Teramo rimane sostanzialmente immutata”.
A dirlo i Consiglieri regionali Dino Pepe, Sandro Mariani e Giovanni Cavallari, insieme al Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e alla Segretaria del Partito Democratico di Teramo Pamela Roncone.
“Nonostante i proclami e gli annunci trionfalistici, nessun progresso reale è stato compiuto.
Con grande enfasi, Marsilio ha recentemente comunicato il recupero di 38 milioni di euro destinati alla realizzazione della nuova struttura ospedaliera di Teramo. Tuttavia, dietro la retorica politica si cela una verità ben diversa: i fondi effettivamente disponibili ammontano oggi a circa 120 milioni di euro, esattamente la stessa cifra prevista otto anni fa. In sostanza, non è stato aggiunto un solo euro rispetto a quanto già stanziato dalla precedente amministrazione regionale. Si tratta di un gioco delle tre carte”.
“Se davvero la Regione avesse voluto procedere con la costruzione dell’ospedale nell’area di Villa Mosca, avrebbe potuto farlo già nel 2019, anno in cui il Comune di Teramo individuò tale sito come idoneo ad accogliere il nuovo nosocomio. Oggi, invece, a distanza di anni, il progetto rimane fermo ai blocchi di partenza. È bene ricordare che, per completare interamente la nuova struttura, sono necessari quasi 300 milioni di euro. Alla luce di questi numeri, appare evidente che non vi sia alcun motivo per festeggiare”.
E ancora: “Preoccupa, inoltre, la scelta annunciata da Marsilio di procedere “per lotti funzionali”, una formula che rischia di tradursi in una realizzazione parziale e frammentata dell’opera. Con le risorse attualmente disponibili, infatti, si corre il rischio concreto di costruire soltanto una porzione marginale dell’intero complesso. Come è stato ironicamente e amaramente osservato, se tutto andasse per il verso giusto, le somme disponibili basterebbero appena a edificare il vano caldaie”.
“Dopo sette anni di governo del centrodestra, non solo non sono stati aggiunti nuovi fondi rispetto a quelli già accantonati dalla giunta D’Alfonso, ma permane un’incertezza sostanziale sulla natura stessa dell’intervento. La Regione, infatti, non ha ancora chiarito quale tipo di ospedale intenda realizzare, né quali servizi e reparti saranno effettivamente garantiti al territorio teramano. Resta irrisolta la questione dei DEA di II livello, elemento cruciale per la qualità e la funzionalità del sistema sanitario provinciale e regionale. Già nei mesi scorsi, i consiglieri regionali Pepe, Mariani e Cavallari avevano presentato un’interpellanza per chiedere chiarimenti sui due aspetti centrali della vicenda: il quadro dei finanziamenti e la funzionalità complessiva del nuovo ospedale. Tuttavia, a oggi, la giunta non ha fornito risposte concrete né un cronoprogramma realistico”.
Sanità in condizioni critiche. “Nel frattempo”, conclude la nota a firma del Pd, “mentre la maggioranza di centrodestra continua a moltiplicare annunci e promesse, la sanità abruzzese versa in condizioni sempre più critiche. I servizi peggiorano, i tempi di attesa aumentano e i cittadini si trovano a pagare tasse più alte senza ricevere in cambio miglioramenti tangibili.
È arrivato il momento di dire la verità ai cittadini teramani: dopo sette anni di governo regionale, Marsilio ha semplicemente rimesso in bilancio somme già stanziate dalla precedente amministrazione per la costruzione del nuovo ospedale, risorse che egli stesso aveva in passato destinato ad altri interventi. Questo comportamento dimostra, ancora una volta, la mancanza di una visione strategica e di un impegno concreto per il futuro della sanità nella nostra provincia”.
La replica. Prosegue la lagna, o meglio, il lamento, condito da ululati alla luna da parte della sinistra teramana sul progetto del nuovo ospedale di Teramo.
E’ oramai evidente, dopo i loro dimostrabili tentativi di farlo edificare in località Piano d’Accio fino al 2023, – con tutte le perdite di tempo e finanziamenti a loro attribuibili- la loro scommessa sul fallimento del progetto, pur di tentare di lucrare un piccolo vantaggio politico.
In altri territori, una sinistra più matura e responsabile, quando si tratta degli interessi generali, si è dimostrata capace di superare gli steccati politici e far fronte comune.
Qui a Teramo, purtroppo questo non accade.
Fanno il tifo contro, contro il nuovo ospedale a Villa Mosca, contro una struttura nuova che rafforzerebbe il ruolo di Teramo e dell’intera provincia nel campo della sanità, facendoli tornare attrattivi per le migliori professionalità.
Ce ne faremo una ragione, ma non possiamo non stigmatizzare una battaglia di retroguardia che va contro gli interessi dei cittadini.
Infine, solo due annotazioni.
La prima: l’intervento si farà per lotti funzionali poiché questo richiede il Ministero.
La seconda: alla prossima tranche di finanziamento, la smettano di piagnucolare, e se proprio non gli riesce di condividere buone notizie per la sanità teramana, scelgano un più dignitoso silenzio.



