La Provincia di Teramo festeggia 219 anni pensando alle scuole LO SPECIALE
L'ente e i progetti per il futuro: gli istituti dovranno essere campus

Celebrazioni quest’oggi per i 219 anni della Provincia di Teramo, ma col pensiero alle scuole e non solo intese come edifici, ma anche guardando al futuro e al contenuto per gli studenti che verranno.
Il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, padrone di casa della giornata che si è aperta con la Santa Messa nella Cattedrale di Teramo, officiata dal vescovo Lorenzo Leuzzi.
Poi tutti nella sala consiliare di Teramo, insieme ai sindaci del territorio, per approfondire l’analisi, anche in merito al futuro dell’ente provinciale, con D’Angelo, l’onorevole Luciano D’Alfonso, in rappresentanza della Regione Abruzzo l’assessore Umberto D’Annuntiis, per la prefettura la vicaria Chiara Fabrizi, per la struttura commissariale di ricostruzione Giulia Taraschi, e il vescovo Lorenzo Leuzzi, autore di un accorato appello sulla cultura come strumento necessario per affrontare le problematiche del mondo di oggi.
Fra le competenze attribuite dalla Legge alle Province dalla riforma Delrio, vi è quella, centrale, della costruzione e gestione degli edifici sedi delle scuole secondarie di secondo grado. A 219 anni dall’istituzione della Provincia di Teramo, l’ente apre una riflessione sulle scuole del futuro a ricostruzione post sima in corso. Una sfida raccolta con impegno perché parliamo di adolescenti, di insegnanti, di famiglie: una comunità, la più importante per numeri, che lo Stato, anche attraverso gli enti locali, amministra. Il cuore del welfare state, insieme alla sanità.
Con il finanziamento ottenuto nel 2022 dalla Struttura commissariale sisma la provincia di Teramo ha ottenuto oltre 123 milioni per l’adeguamento sismico, per 13 Istituti – fra questi ce anche Delfico di Teramo.
La gestione delle gare è stata affidata ad Invitalia. Le assegnazioni delle gare di progettazione e degli interventi ci sono state comunicate a ottobre 2024 (nei giorni del sequestro del Delfico). In questo caso, quindi, l’Ente svolge un ruolo di collaborativo supporto con gli studi di progettazione e con le imprese individuate da Invitalia ma non ha alcun ruolo sui modi e sui tempi degli interventi. Per le progettazioni si va dai quattro ai sei mesi; con i progetti esecutivi si definiranno con precisione i tempi di realizzazione degli interventi che, a seconda degli Istituti, varieranno dai tre ai quattro anni.
Ed ecco che la scuola jolly della Cona nata dall’emergenza Delfico tornerà utile anche nel caso assolutamente probabile_che si rendano necessari degli spostamenti momentanei per la realizzazione dell’intervento nelle altre scuole interessate.
Le scuole e il rapporto con il contesto urbano: un legame a doppio filo. Questo è un altro tema molto, molto forte e controverso. È chiaro che la scuola, in quanto comunità composta da migliaia di persone che consuma servizi, è una risorsa anche economica. In questo senso sono da valutare i due progetti pilota dell’Ente: il Polo tecnologico dell’area Alessandrini-Marino e quello dell’area della palestra Mazzini, ambedue a Teramo: il primo già di proprieta dell’Ente nel cuore del centro storico per il secondo è stato approvato dal Consiglio la richiesta di comodato d’uso alla Regione Abruzzo. Veri e propri campus dentro la città.
Anche a Giulianova paese, con la realizzazione della nuova palestra e di un nuovo plesso per il Crocetti, il tutto completato da un parco che si collega anche all’Ipsia Pagliacetti si è di fronte ad un nuovo concetto di scuola.
L’impegno profuso in questo settore è stato particolarmente impegnativo. Le cifre spese – circa 16 milioni di euro in due anni senza contare la manutenzione ordinaria – per interventi conclusi o in via di chiusura ne sono testimonianza. Il sequestro del Convitto Delfico di Teramo e il temporaneo spostamento dei Licei al Polo tecnologico della Cona ha comportato un intenso lavoro amministrativo e tecnico per trovare una immediata sede provvisoria atteso che in autunno è prevista l’apertura del cantiere per l’adeguamento sismico del palazzo di Piazza Dante ed è auspicata la possibilità di interventi a blocchi se l’indagine garantirà la sicurezza statica dell’edificio. Il Convitto modulare è stato progettato in poche settimane e sarà pronto per settembre.
Sono 16 gli interventi finanziati con il PNRR: la Provincia ha presentato progetti a valere su misure diverse fra manutenzioni straordinarie e spazi per attività fisica e sportiva. Quattordici interventi sono già conclusi, i due ancora in corso riguardano le nuove palestre del Crocetti di Giulianova e dell’Ipsia di Sant’Egidio alla Vibrata che saranno completati entro il 2025.