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Pescara

Truffa a un’anziana sventata dal figlio: denunciati 2 giovani a Penne

Penne. I Carabinieri di Penne, nel corso di servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno della truffa agli anziani, in preoccupante crescita, hanno denunciato a piede libero un 26enne e un 21enne con precedenti di polizia, della Provincia di Napoli per tentata truffa aggravata commessa ai danni di una persona anziana, residente a Penne.

Nella tarda mattinata di venerdì 8 agosto, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno ricevuto una segnalazione al 112 per due persone che, a bordo di un’utilitaria priva di dati, avevano tentato una truffa ai danni di una persona anziana, la quale non si era concretizzata solo grazie al ritorno nell’abitazione di un figlio della malcapitata, il quale si era preoccupato poiché non riusciva a contattare l’anziana madre in quanto l’utenza telefonica era sempre occupata.

Il figlio, entrato nell’abitazione, aveva trovato un ragazzo che parlava con la madre e che alla sua vista si era dileguato. Per tale motivo i militari dell’Aliquota Radiomobile hanno proceduto ad effettuare un posto di controllo in località Ponte Sant’Antonio dove, poco dopo, hanno fermato una Lancia Y con due ragazzi a bordo, di origini campane, successivamente accompagnati presso gli uffici della Compagnia Carabinieri di Penne per le formalità di rito e, dalla descrizione dei denuncianti, si è risalito all’identificazione degli autori della tentata truffa.

Nell’ispezionare i cellulari a loro in uso si è appuratp che i due malfattori avevano contattato la signora residente a Penne, al fine di consumare una truffa. Il modus operandi è sempre lo stesso e presenta modalità analoghe su tutto il territorio nazionale. Le vittime sono scelte a caso, con telefonate randomiche e poi contattate dai finti familiari o persone intervenute in loro aiuto.

I truffatori raggirano gli anziani inventando presunti sinistri stradali subiti da figli o nipoti, presentandosi direttamente a casa delle vittime e convincendoli a sborsare somme di denaro, monili in oro e gioielli per ottenere la scarcerazione dei parenti approfittando del loro stato di solitudine.

Per tali ragioni, i due ragazzi sono stati denunciati in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Pescara per tentata truffa.

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