
Pescara. “In queste settimane – e in questi giorni – la zona di Piazza Garibaldi e le vie limitrofe stanno vivendo una situazione a dir poco vergognosa. Orde di scarafaggi si aggirano indisturbati tra i marciapiedi, le strade e perfino nei portoni delle abitazioni, generando un clima di degrado e allarme igienico-sanitario che non può più essere tollerato”.
A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle, attraverso le parole del capogruppo Paolo Sola, che si è fatto portavoce di una serie di residenti e commercianti della zona, dopo che le segnalazioni degli stessi a Comune e Ambiente SpA sono finite con un nulla di fatto.
“È inaccettabile – prosegue Sola – che il Comune continui a minimizzare, mentre Ambiente SpA si limita a declinare ogni responsabilità, rifugiandosi dietro la giustificazione di occuparsi unicamente delle derattizzazioni. Come se fosse possibile negare che questa invasione di blatte sia la diretta conseguenza, peraltro ampiamente anticipata e denunciata, dell’esposizione prolungata dei rifiuti in strada. Rifiuti che, per colpa dei continui disservizi e del malfunzionamento cronico del sistema di raccolta porta a porta, restano spesso lungo le strade, diventando un habitat ideale per insetti, topi e parassiti di ogni genere. Abbiamo combattuto con forza e determinazione una battaglia politica per mettere in luce questi problemi – aggiunge Sola – ricevendo in risposta solo arroganza e promesse puntualmente disattese. Oggi chi vive e lavora nel quartiere e nella zona di Piazza Garibaldi paga il prezzo di questa inefficienza e dell’indifferenza istituzionale”.
Secondo il pentastellato, il proliferare di blatte e scarafaggi “sembra provocato, in larga parte, anche dai cumuli di rifiuti che si ammassano ad ogni ora a ridosso dell’oasi ecologica informatizzata posta dietro la cattedrale di San Cetteo, in via Monti, ma non perché il principio delle oasi informatizzate sia sbagliato, come vorrebbero far credere il sindaco Masci e l’assessore Orta – spiega Paolo Sola – ma perché quella struttura viene utilizzata in maniera errata e limitata da Ambiente SpA, che ne restringe l’operatività alle sole ore serali di conferimento, impedendole di fatto di funzionare sempre e rappresentare così una vera valvola di sfogo in grado di alleggerire i disagi nel conferimento per i residenti. Il Comune ha il dovere di predisporre interventi immediati di disinfestazione, senza ulteriori rimpalli di responsabilità, e soprattutto ha il dovere di riconoscere che il fallimento del porta a porta – così come è stato concepito e gestito – non è più un’opinione: è un dato di fatto che si manifesta ogni giorno sotto gli occhi di tutti, tra cumuli di immondizia e sciami di scarafaggi che proliferano indisturbati, anche sotto gli occhi dei primi turisti di stagione”.
“Ci chiediamo quanto ancora i cittadini dovranno subire questo degrado, mentre chi dovrebbe garantire decoro e igiene si limita a scaricare colpe e restare a guardare. Non resteremo in silenzio di fronte a questa emergenza – conclude Paolo Sola – continueremo a denunciare con fermezza un sistema che sta trasformando interi quartieri in discariche a cielo aperto”.