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Chieti

Chieti, il Museo Barbella ospita il premio Irdidestinazionearte

Chieti. Con il concerto del duo Claudia Di Crescenzo al piano e Stefano Cutilli al clarinetto, Il Museo Barbella di Chieti ospita il 5 ottobre alle 10 il premio Irdidestinazionearte per la cultura ed il sociale, presieduto dal critico letterario e d’arte Massimo Pasqualone.

Il comitato scientifico ha segnalato le seguenti personalità da premiare: Antonio Di Giosafat, Francesco Marchesani, Daniela Burgassi, Antonella D’Arezzo, Edoardo Petti, Claudio Di Donato, Angelo Di Nardo, Daniela Torto, Francesco Proietto, Alessandra Renzetti, Antonia Ciccarelli, Elisa Petrongolo, Carmine Di Giovanni, Jenny Caballero Savasta, Antonella Di Cola, Connie Strizzi, Angela Polidoro, Stefano Cutilli, Claudia Di Crescenzo, Bruno Candeloro, Alessio D’angelo, Massimo Di Moia, Federico Orlando, Annalisa Piermattei.

Per l’occasione verrà inaugurata la mostra di Umberto Candeloro, in arte Bruno, pittore autodidatta. Fin dalle elementari ha iniziato a disegnare e colorare con tutto ciò che capitava tra le mani. Dalle medie in poi, tra una tempera, un acquerello e un olio, ha scoperto i grandi maestri del passato, curiosato nelle loro vite e ammirato i loro capolavori. Tutto questo lo ha spinto a fare della pittura una piacevole compagna di vita, con la quale condividere le tante sensazioni che prova nel trasformare una bianca tela in una creatura. Con lui espone Alessio D’Angelo, nome d’arte “Slimer”, nato a Penne nel 1985, vive a Penne e lavora a Elice, dove gestisce da dieci anni il suo studio di tatuaggi. La sua fiamma artistica si accende fin dalla tenera età, nutrita dal generoso sostegno della famiglia. È stato il primo a proporre al pubblico l’arte del tatuaggio a Penne, anche se nel suo studio questa pratica resta solo una parentesi. Slimer ha costruito un contesto artistico indipendente sul territorio, fondando una vera e propria base creativa nel cuore di numerosi piccoli centri urbani. Autodidatta nel disegno, esplora tecniche diverse: pittura a olio, pittura su legno e altre superfici, disegno a penna Bic e tecniche miste. Street artist per vocazione, evita gli ambienti accademici, salvo rare occasioni, preferendo la libertà di una creatività senza vincoli. La sua arte nasce dal desiderio di scuotere la stasi mentale dell’osservatore.

Fino al 12 ottobre i visitatori del Museo Barbella potranno ammirare le loro opere.

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