Tortoreto, progetto di finanza per il piazzale della chiesa: ecco cosa prevede l’accordo
Le perplessità legate all'operazione da parte del gruppo Tortoreto al Centro

Tortoreto. Un progetto di finanza che andrà a vincolare Tortoreto per i prossimi 23 anni in un’operazione definita epocale e dalle conseguenze irreversibili.
E’ questa la posizione del gruppo consiliare Tortoreto al Centro (Libera D’Amelio, Martina Del Sasso), sulla progettualità legata alla sistemazione del piazzale della chiesa che approda nella seduta consiliare del prossimo 17 giugno.
“Non si tratta di una semplice decisione amministrativa, ma di una scelta che ridefinirà per sempre il rapporto tra la nostra comunità e gli spazi che da sempre consideriamo patrimonio comune”, si legge in una nota. “Una decisione che toccherà la vita quotidiana di ogni famiglia, di ogni anziano che si reca in chiesa, di ogni genitore che accompagna i figli a scuola, di ogni cittadino che considera il centro della propria città un luogo di appartenenza e non un bancomat”.
Cosa prevede l’accordo. “L’operazione in discussione prevede che una società privata realizzi alcuni interventi di riqualificazione urbana, tra cui la tanto sospirata e meritata sistemazione della piazza antistante la chiesa di Santa Maria Assunta – un’opera che il nostro cuore di tortoretani desidera ardentemente – in cambio della gestione ventennale di tutti i parcheggi a pagamento del territorio comunale. Un’operazione dal valore complessivo di diversi milioni di euro che trasformerà radicalmente l’anima stessa della nostra città, introducendo parcheggi a pagamento per ben sei mesi l’anno e moltiplicando le aree destinate a sosta tariffata.
Come gruppo consiliare “Tortoreto al CENTRO“, il nostro animo è diviso tra la gioia per la prospettiva di vedere finalmente restituita dignità alla piazza della chiesa – un sogno che accarezziamo da anni – e la profonda inquietudine per i termini e le modalità attraverso cui questo sogno rischia di trasformarsi in un incubo per le generazioni future. I numeri che emergono dalla documentazione non sono semplici cifre contabili, ma rappresentano il prezzo che la nostra comunità dovrà pagare per i prossimi ventitré anni.
Ciò che maggiormente turba la nostra coscienza civica è la gestione degli spazi sacri alla devozione dei nostri concittadini: la realizzazione della piazza comporterà inevitabilmente la drastica riduzione degli attuali parcheggi davanti alla chiesa, che si ridurranno a circa trenta stalli, senza che sia stata dedicata la benché minima attenzione alla ricerca di spazi alternativi per coloro che quotidianamente si recano alle funzioni religiose.
Una lacuna progettuale che ferisce il senso di rispetto dovuto ai fedeli e alle tradizioni della nostra comunità.
La durata di ventitré anni – un quarto di secolo! – ci appare non solo sproporzionata per opere di questa natura, ma rappresenta un’ipoteca sul futuro che nessuna amministrazione responsabile dovrebbe mai osare imporre alla propria città. I costi complessivi dell’operazione appaiono sproporzionati rispetto ai benefici tangibili per la comunità, mentre la trasformazione di spazi pubblici da sempre gratuiti in servizi a pagamento per oltre due decenni solleva interrogativi profondi sulla giustizia sociale e sull’accessibilità democratica ai luoghi del cuore della nostra città.
Ciò che più amareggia il nostro spirito democratico è l’assoluta mancanza di confronto pubblico su una decisione di tale portata storica. I cittadini di Tortoreto – coloro che con il loro voto, le loro tasse, il loro amore quotidiano mantengono viva questa comunità – sono stati completamente esclusi da un dibattito che riguarda il loro futuro e quello dei loro figli. Questo silenzio istituzionale rappresenta una ferita alla democrazia partecipativa che non possiamo accettare.
Per questi motivi, animati da un senso di responsabilità che trascende ogni appartenenza politica, nel corso del Consiglio Comunale di martedì esporremo con determinazione incrollabile le nostre ragioni meritorie sulla questione, presentando un’analisi rigorosa e dettagliata dell’operazione, illuminando le criticità che la nostra coscienza civica non può ignorare e proponendo alternative più rispettose dell’interesse collettivo. Esigeremo inoltre che venga garantita la massima trasparenza sui calcoli economici e sulle valutazioni che hanno condotto a considerare questa proposta preferibile ad altre soluzioni più equilibrate.
Rivolgiamo un appello accorato a tutti i cittadini di Tortoreto perché partecipino ai lavori del Consiglio Comunale di martedì 17 giugno alle ore 17.00. La vostra presenza non sarà semplice testimonianza, ma atto di amore verso la nostra città. Tortoreto merita scelte illuminate, trasparenti e genuinamente vantaggiose per la comunità, non operazioni che rischiano di sacrificare il nostro futuro sull’altare di interessi che non coincidono con le priorità della nostra gente.
La riqualificazione della piazza della chiesa rimane un obiettivo che abbracciamo con tutto il cuore, ma deve essere perseguita attraverso modalità che onorino l’interesse pubblico e non gravino come un macigno sulle spalle delle nostre famiglie. Esistono alternative più sagge e meno vincolanti che meritano di essere esplorate con la pazienza e la saggezza che le decisioni storiche richiedono.
Martedì sarà una giornata che rimarrà impressa nella memoria di Tortoreto. Confidiamo che prevalga il senso di responsabilità verso la comunità e che vengano prese decisioni degne della fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni democratiche”.