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Abruzzo

Bella dentro: il progetto della garante Scalera dedicato alle detenute

Iniziativa che prende il via da Chieti e Teramo

Abruzzo. “Bella Dentro” è il progetto promosso dalla garante per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Abruzzo, Monia Scalera, nella settimana in cui ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che prenderà il via lunedì 24 nella casa circondariale di Teramo e domenica 30 in quella di Chieti.

 

Si tratta di un servizio di cura per la persona che coinvolgerà complessivamente circa 90 detenute che si trovano nelle uniche case circondariali abruzzesi che sono dotate di sezioni femminili.
“La detenzione per le donne – spiega Scalera presentando il progetto – comporta un impatto specifico anche sul piano identitario e relazionale. La perdita di spazi di cura personale, la marginalità sociale e la distanza dalla dimensione della femminilità contribuiscono, spesso, a un abbassamento dell’autostima e a un senso di invisibilità.

Durante le mie ultime visite nelle sezioni femminili degli istituti abruzzesi, sempre più frequentemente ho riscontrato il bisogno crescente per le detenute di spazi di tempo per la cura di sé. In tale contesto, valorizzare il corpo, prendersi cura del proprio volto e della propria immagine, nel rispetto delle regole e della dignità, può rappresentare un importante momento di benessere, rielaborazione personale e riconoscimento di sé, senza che venga meno il contesto detentivo di riferimento”.

Il progetto “Bella Dentro” prevede l’organizzazione, all’interno dell’istituto penitenziario, di una giornata dedicata alla cura della persona, durante la quale professioniste del settore dell’estetica e dell’acconciatura offriranno gratuitamente trattamenti di bellezza alle donne detenute. Le attività previste includono: cura dei capelli; trattamenti viso; manicure; consigli personalizzati per la cura del corpo e dei capelli; incontri brevi di ascolto e dialogo sulla valorizzazione personale. Tutte le attività saranno svolte nel pieno rispetto delle regole dell’istituto, negli spazi appositamente individuati e secondo le modalità di selezione e comunicazione con le detenute interessate.

A occuparsi dei trattamenti saranno estetiste e parrucchiere professioniste, provenienti da saloni locali, che hanno presentato un progetto all’Ufficio del Garante. Gli strumenti professionali (phon, piastre, forbici, creme, smalti, ecc.) saranno forniti dalle professioniste partecipanti o da eventuali sponsor.
“L’obiettivo del progetto – evidenzia Scalera- può riassumersi nella volontà di restituire centralità all’identità femminile delle donne detenute attraverso momenti di cura personale. Autorizzando l’ingresso di professioniste dell’estetica all’interno delle case circondariali, sarà possibile donare una giornata di sollievo emotivo, benessere e socializzazione positiva alle detenute che passa anche attraverso una migliore percezione dell’immagine di sé.

Da ultimo, potrà essere valutata la possibilità di avviare eventuali percorsi formativi o collaborazioni per il reinserimento socio-lavorativo (a seconda della disponibilità delle figure coinvolte). Si tratta di un’occasione per reinserire la dimensione della bellezza come occasione di rispetto, fiducia e rinascita. In un contesto difficile come quello detentivo. Inoltre, l’incontro con professioniste del territorio può aprire spiragli di dialogo, orientamento o formazione futura. Perché anche la trascuratezza di sé – il rinunciare alla propria immagine, al proprio valore, alla propria dignità – è una forma silenziosa di violenza. ‘Bella Dentro’ nasce proprio per spezzare questa spirale e restituire a ogni donna detenuta il diritto fondamentale di riconoscersi, rispettarsi e rinascere”.

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