
Arek, un Border Collie di 12 anni addestrato per la ricerca di persone in superficie e sotto le macerie, è stata la vera star della giornata “Anche io sono la Protezione Civile”, evento riservato ai più giovani, svoltosi oggi nella sede dell’Agenzia regionale di Protezione Civile a L’Aquila.
Durante la giornata, i partecipanti – ragazzi e ragazze tra i 10 e i 14 anni – hanno potuto interagire con l’istruttore di Arek, apprendendo le tecniche di addestramento e di ricerca delle persone. Inoltre, hanno visitato la Sala Operativa Unificata Permanente (SOUP), attualmente impegnata nel coordinamento della Campagna AIB, la Centrale Unica di Emergenza 112 e il Centro Funzionale della Protezione Civile.
Questi momenti hanno permesso ai ragazzi di comprendere l’importanza di conoscere il territorio, prevenire i rischi e sapere come comportarsi in situazioni di emergenza. Un insegnamento reso ancora più efficace grazie al linguaggio diretto e affettuoso degli animali, capaci di stimolare nei più piccoli un senso di responsabilità e di appartenenza.
L’idea di fare accogliere i giovani visitatori dalla allegra presenza di un cane addestrato, è stata fortemente voluta dal Direttore dell’Agenzia, Maurizio Scelli, nell’intento di arricchire queste giornate di formazione e di svago con la presenza delle unità cinofile, nella convinzione che proprio i cani, con la loro empatia e la loro capacità di comunicazione immediata, possano rappresentare un ponte ideale per attrarre i giovani verso la cultura della protezione civile.
Scelli, da sempre attento all’educazione civica e alla prevenzione dei rischi fin dalla giovane età, ha promosso l’inserimento di questi animali nelle visite guidate per offrire ai ragazzi un’esperienza coinvolgente e al tempo stesso formativa. Un modo concreto per avvicinarli a una realtà fatta di impegno, volontariato e senso del dovere.
Rendere i giovani consapevoli del ruolo attivo che possono svolgere per la tutela dell’ambiente, del territorio e della collettività: è questo l’obiettivo dei campi scuola “Anch’io sono la protezione civile”, organizzati dal Dipartimento della Protezione Civile, in collaborazione con le Regioni e le organizzazioni nazionali e locali di volontariato. La Campagna è articolata in oltre 340 campi scuola in tutta Italia e più di 6.000 ragazze e ragazzi coinvolti.
Nel corso del tempo, “Anch’io sono la protezione civile” ha formato oltre centomila giovani, spaziando dalla diffusione della conoscenza dei rischi naturali, alla pianificazione di protezione civile, alle buone pratiche per vivere al meglio il territorio.
Molti ragazzi e ragazze, dopo aver vissuto l’esperienza dei campi scuola, si sono appassionati a questi temi al punto da compiere una scelta attiva ed entrare nel mondo del volontariato.
L’Agenzia regionale di Protezione Civile continuerà a promuovere iniziative rivolte ai giovani, perché la sicurezza collettiva passa anche attraverso l’educazione e la consapevolezza delle nuove generazioni.
Il capo della Protezione Civile abruzzese. “All’indomani del mio insediamento, ho chiesto che le unità cinofile venissero coinvolte stabilmente nelle giornate dedicate ai giovani, perché credo che siano uno strumento formidabile per rendere il mondo della Protezione Civile più accessibile e affascinante agli occhi dei ragazzi.”
È con queste parole che Maurizio Scelli, Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile, commenta il successo delle visite dei giovani partecipanti alla campagna “Anche io sono la Protezione Civile”, che si stanno svolgendo in questi giorni presso la sede dell’Agenzia all’Aquila.
Scelli ha fortemente desiderato introdurre con convinzione la presenza di animali da soccorso come Arek, nell’intento di rafforzare l’elemento emozionale ed educativo di queste esperienze formative.
“Proprio l’esempio degli animali impegnati in attività di salvataggio – ha dichiarato – sia in montagna che in acqua, durante le calamità naturali o nella ricerca di persone scomparse, può affascinare i ragazzi e attrarli verso una cultura civica del servizio, in opposizione alle sirene fuorvianti che spesso rischiano di disorientarli in età delicatissime per la loro crescita”.
Il progetto punta a trasmettere ai giovani, attraverso il contatto diretto con i volontari, i tecnici e le unità operative, un primo approccio alle tematiche della sicurezza, della prevenzione e del rispetto del territorio. La presenza dei cani da salvataggio rappresenta, in questo contesto, un potente mezzo di comunicazione e motivazione.
“Mi auguro – ha concluso – che con la ripresa delle attività scolastiche potremo restituire la visita: portare la Protezione Civile nelle scuole, con esercitazioni, laboratori e naturalmente con i nostri eroi a quattro zampe, che non vedono l’ora di giocare ancora con i ragazzi, nella speranza di qualche carezza e croccantino in più.”
In questo modo, l’Agenzia di PC si prepara così a consolidare una nuova strategia di avvicinamento delle giovani generazioni alla cultura della Protezione Civile, puntando su linguaggi semplici, esempi concreti e momenti autentici di condivisione.