Agricoltura e zootecnia pagano il conto salato del disastro sanitario prodotto dalla Regione: l’accusa

L’Associazione Regionale Allevatori d’Abruzzo (A.R.A.), già in grave crisi, si trova a fronteggiare la riduzione del 50% dei contributi regionali sulle attività di consulenza e del 72% sulla attività di tenuta dei libri genealogici, come previsto dai nuovi provvedimenti della giunta Marsilio. Parliamo di una cifra complessiva che supera i 400 mila euro di tagli” denunciano i Consiglieri del Partito Democratico, Dino Pepe ed Antonio Blasioli.
“Questa decisione mette in seria difficoltà i 34 lavoratori dell’associazione, già in sofferenza per il mancato pagamento di 20 mensilità arretrate e per una situazione economica aggravata dall’epidemia Blue tongue che ha colpito gli allevamenti regionali” aggiungono Pepe e Blasioli.
“Il disastro sanitario prodotto dalla Giunta Marsilio è ormai sotto gli occhi di tutti. I cittadini abruzzesi lo vivono ogni giorno quando cercano di prenotare una visita o un esame e si trovano di fronte a interminabili liste d’attesa, quando restano ore nei Pronto Soccorso, quando sono costretti a rinunciare al medico di famiglia o a rivolgersi a reparti ospedalieri cronicamente sotto organico.
La sanità abruzzese, presentata fino alle elezioni regionali di marzo 2024 come un “modello di eccellenza”, è in realtà un sistema al collasso, che mina quotidianamente il diritto alla salute sancito dalla Costituzione” ribadiscono i due Consiglieri regionali.
“Oltre all’aumento delle tasse di pochi mesi fa, deciso per coprire il disavanzo sanitario, la Giunta Marsilio ha annunciato una lunga lista di tagli che colpiscono duramente il settore agricolo e zootecnico. Chiediamo che la prossima conferenza dei Capigruppo del Consiglio regionale ascolti con urgenza le istanze degli allevatori e dei lavoratori e che la 3ª Commissione consiliare convochi l’assessore regionale Imprudente, la presidenza di A.R.A. e i sindacati per individuare soluzioni immediate e concrete.
Gli allevatori abruzzesi non possono essere lasciati soli in questo momento di emergenza. La riduzione dei contributi, i ritardi nei pagamenti degli stipendi e l’emergenza sanitaria negli allevamenti rischiano di compromettere definitivamente un settore già in difficoltà. La propaganda messa in campo per l’arrosticino svela la propria inconsistenza alla luce dei tagli ai contributi ad A.R.A.” proseguono Pepe e Blasioli.
“Auspichiamo che le Istituzioni regionali dimostrino sensibilità verso una categoria che rappresenta un pilastro dell’economia dei nostri territori e della tradizione abruzzese. Il disastro sanitario non può gravare sulle spalle di agricoltori e allevatori” concludono i consiglieri.