Sant’Omero, muore al pronto soccorso: aperta l’inchiesta
Esposto dei familiari: eseguita già l'autopsia

Sant’Omero. C’è un’inchiesta aperta dalla procura di Teramo per la morte, avvenuta all’ospedale di Sant’Omero, di una donna di 60 anni di Colonnella, dove si era recata per forti dolori ad una gamba.
L’inchiesta è stata originata dalla denuncia presentata dai familiari assistiti dall’avvocato Sigmar Frattarelli. Per il momento in fascicolo, aperto dal pm Greta Aolisi, è senza indagati.
La vicenda. Nel corso delle ultime settimane, a causa di forti dolori, ad una gamba la donna Luana Di Lorenzo) ha fatto ripetuti accessi al pronto soccorso dell’ospedale Val Vibrata, e nel caso specifico il 1 luglio e il 10 luglio.
In entrambe le circostanze, la donna è stata sempre dimessa con diagnosi di lombosciatalgia sinistra, con somministrazione di farmaci antidolorifici e senza alcun approfondimento diagnostico nonostante che il dolore lancinante alla gamba non passasse neppure con i farmaci più forti.
La donna, il 15 luglio (ore 22.39) è tornata nuovamente al pronto soccorso di Sant’Omero, lamentando il forte dolore, ma dimessa sempre con la solita diagnosi.
A causa del fortissimo dolore, qualche ora dopo, la mattinata del 16 luglio (ore 2.18) la donna è tornata in ospedale ed è stata trattenuta nel pronto soccorso per la somministrazione di antidolorifico.
Il giallo. Nell’esposto presentato dal legale della famiglia, si evidenzia che il mattino del 16 luglio i familiari sono stati contattati dal pronto soccorso con la comunicazione che la donna era in dimissione per la solita diagnosi.
Tuttavia, nel corso della mattinata i familiari sono rimasti a lungo in attesa che la signora uscisse dal pronto soccorso e, chiedendo al personale sanitario i motivi di tale ritardo, è stato loro comunicato che erano in corso non meglio precisati accertamenti. Nel primo pomeriggio, un addetto del pronto soccorso, dopo le insistenze dei familiari, ha comunicato che la donna era deceduta, parlando genericamente di una presunta embolia.
I familiari hanno immediatamente proposto una querela presso la Procura della Repubblica di Teramo chiedendo di eseguire l’autopsia sulla salma.
Il pm Greta Aloisi ha quindi disposto l’immediata autopsia eseguita qualche giorno fa dalla dottoressa Donatella Fedeli e alla quale ha preso parte anche il consulente nominato dai familiari della defunta.
Nel corso dell’autopsia sarebbe emerso che la signora aveva profonde trombosi alla gamba che le provocavano il dolore lancinante, cosicché l’ipotesi più probabile è che la trombosi alla gamba abbia provocato l’embolia polmonare che ne ha causato il decesso.
Il legale. “Il quadro che emerge a seguito dei primi accertamenti fa seriamente ipotizzare una grave negligenza dei sanitari del Pronto Soccorso i quali avrebbero dovuto eseguire i necessari approfondimenti diagnostici che avrebbero consentito di accertare agevolmente la trombosi alla gamba e avrebbero consentito di evitare il decesso per embolia polmonare”, sottolinea l’avvocato Sigmar Frattarelli. “Attendiamo gli esiti ufficiali e definitivi dell’autopsia che consentiranno di acquisire la certezza dell’accaduto e delle cause del decesso, ma è già evidente che un decesso in Pronto Soccorso per trombosi non diagnosticata è un evento che non deve accadere in quanto vi sono tutte le misure, gli strumenti e i presidi diagnostici finalizzati proprio a scongiurare eventi di tale natura”.