
Abruzzo. Una mera esercitazione contabile, un bilancio che non ha nessuna strategia, nessuna idea di Regione Abruzzo”.
Lo afferma Luciano D’Amico, intervenendo all’Aquila sul bilancio regionale a nome del Patto per l’Abruzzo, nel corso di una conferenza stampa all’Emiciclo insieme a tutti i consiglieri della coalizione.
Secondo D’Amico, il documento in discussione non chiarisce le scelte politiche della maggioranza e non offre indicazioni sul futuro della Regione. “Noi non sappiamo cosa accadrà della sanità – afferma – non sappiamo qual è la politica economica regionale, non abbiamo idea di quali sono le strategie per il turismo”.
Nel mirino anche l’agricoltura, definita “abbandonata a se stessa”, e l’impostazione complessiva del confronto politico.
“Cosa dovremmo discutere con la maggioranza? Sono solo una serie di elenchi, di assegnazioni più o meno amicali”. Per il Patto per l’Abruzzo, si tratta di un bilancio che non affronta i nodi strutturali ma interviene in modo frammentario. “Vanno a tamponare dei buchi clamorosi generati da sette anni di governo del centrodestra”. Da qui la contrarietà al documento da parte dell’opposizione. Sul fronte degli emendamenti, D’Amico rivendica anche l’iniziativa della minoranza. “Abbiamo presentato un maxi emendamento, che più correttamente chiamiamo ‘salva Abruzzo’. È una ‘contromanovra’ di carattere programmatorio e di indirizzo politico, come dovrebbe essere in un Consiglio regionale”.
Una linea che, secondo l’opposizione, si contrappone a quella della maggioranza. “I loro emendamenti sono gestionali, non hanno nulla di programmatorio e cercano di risolvere episodicamente le falle aperte da sette anni di malgoverno, senza alcuna visione strategica”. Tra i temi citati anche trasporti e sanità. “Si parla di aumento dei biglietti della società regionale dei trasporti, mentre sulla sanità non viene detto nulla”. Un’assenza che, secondo D’Amico, conferma la mancanza di una direzione politica chiara nel bilancio regionale.



