
Giulianova. Il gruppo “Nos-Noi/cOltura politica” e il consigliere comunale Daniele Di Massimantonio esprimono piena solidarietà nei confronti del presidente del “Comitato Giulianova Zona Nord”, l’avv. Antonio Macera, per l’ingiustificato e ingiustificabile attacco di ieri, 26 novembre, durante il consiglio comunale, da parte del primo cittadino giuliese.
L’attacco verbale, scomposto e privo di sostanza, come il suo autore, è avvenuto in seguito all’intervento — contemplato dalle norme del regolamento comunale e stabilito durante la Conferenza dei capigruppo — dell’avvocato Macera, in qualità di residente del quartiere Nord e di portavoce del suddetto comitato.
L’obiettivo di Costantini è apparso chiaro sin dalle prime battute: delegittimare l’interlocutore per mezzo di un evidente bullismo istituzionale.
Secondo il sindaco di Giulianova, infatti, un libero cittadino non dovrebbe presiedere né parlare a nome di un’associazione di quartiere, qualora in passato egli abbia rivestito incarichi politici. Per il sindaco, inoltre, l’avvocato Macera, dopo essere stato invitato a prendere la parola, non avrebbe dovuto elencare le problematiche del suo quartiere, ma limitarsi a “fornire delle soluzioni”. E questo perché le normalissime rimostranze di un cittadino avrebbero, cito testualmente, “ingolfato i lavori del Consiglio comunale”.
Lo ribadiamo, l’allargamento del dibattito ai residenti, o al portavoce degli stessi, rientrava perfettamente nel senso del punto all’ordine del giorno. E il comportamento del sindaco risulta essere incomprensibile. O meglio, riusciamo a comprenderlo leggendo tra le righe della sua scomposta e arrogante risposta, quando sottolinea la professione di Macera e il fatto che egli sia legale del consigliere Di Massimantonio, portando la dimensione professionale e la sfera personale all’interno del dibattito pubblico. Come a dire, se sei l’avvocato di un mio avversario politico, non puoi parlare; se sostieni uno schieramento politico differente dal mio, devi stare in silenzio.
Ebbene, anche a Giulianova viviamo gli effetti di una DEMOCRATURA, con un primo cittadino che gioca a fare il podestà e la partecipazione popolare ridotta al silenzio!



