
Pescara È stato presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo di Città, il nuovo Piano Particolareggiato 7, il PP7, uno degli interventi urbanistici più rilevanti per la trasformazione della zona sud-ovest di Pescara.
Alla presentazione hanno partecipato il sindaco Carlo Masci, il consigliere comunale con delega all’Urbanistica Marcello Antonelli, il consigliere Andrea Salvati, presidente della commissione Sviluppo e Gestione del Territorio e Piano Regolatore del Verde, il consigliere Alessandro D’Alonzo, presidente della Commissione Ambiente e Parchi, la dirigente del settore Ambiente e Territorio, Emilia Fino, e i progettisti architetti dello studio Archquadro, Laura Crognale, Dante Antonucci e Cristiano Del Toro.
Il PP7 interessa un’area particolarmente estesa compresa tra via Tiburtina, via Lago di Campotosto e Strada Comunale Piana, a ridosso della ferrovia di Porta Nuova. Il progetto sostituisce e aggiorna il Piano del 2013 e nasce dall’esigenza di adeguarlo ai nuovi scenari sociali e urbanistici, ai vincoli normativi approvati negli ultimi anni e alla necessità di ridefinire i lotti per renderli realmente attuabili. L’obiettivo principale è trasformare un ambito urbano oggi in parte incolto o abbandonato, restituendogli funzioni, qualità e connessioni.
Il nuovo Piano punta infatti a riqualificare l’intera area e ad integrarla con un grande Parco Urbano, concepito come fulcro dello sviluppo complessivo. Mira inoltre a rendere omogenei i lotti di intervento seguendo i confini catastali esistenti, e ad adeguare la pianificazione alle normative nazionali e regionali, oltre che ai vincoli paesaggistici e ambientali. Tutti gli elementi del PP7 concorrono così a ridisegnare un comparto urbano capace di coniugare sostenibilità, servizi e nuove opportunità di crescita.
L’area complessiva interessata dal piano è di 96.348 m², di cui 31.463 m² sono destinati a Parco Urbano, 8.330 m² a servizi pubblici, 3.693 m² alla viabilità, 10.879 m² a parcheggi, mentre i restanti 41.984 m² sono destinati a interventi privati che potranno accogliere funzioni residenziali, turistico-ricettive, direzionali o produttive, commerciali, oppure servizi pubblici o di uso pubblico. La combinazione di queste destinazioni d’uso permette di immaginare un nuovo quartiere con una struttura mista e dinamica, capace di offrire servizi e qualità urbana ai residenti e all’intera città.
Con il PP7, dunque, si ridefinisce un ambito strategico al fine di creare un quartiere verde, sostenibile e dotato di spazi pubblici di qualità, garantire standard urbanistici elevati con oltre metà dell’area ceduta al Comune, costruire un grande Parco Urbano che fungerà da elemento centrale del nuovo sviluppo, integrare viabilità, parcheggi e servizi per migliorare l’accessibilità e la vivibilità dell’intera zona.
“Oggi – ha dichiarato il sindaco Masci – ridisegniamo un pezzo di città che è di proprietà privata ma sul quale diamo un indirizzo chiaro di sostenibilità ambientale. Nonostante l’intervento sia di privati, daremo a Pescara un parco che cambierà il paradigma della nostra città, insieme agli altri parchi che stiamo già realizzando, per fare in modo che Pescara possa essere sempre più resiliente, una città ‘spugna’, come oggi si definiscono quelle realtà che si stanno preparando ai cambiamenti climatici e ad abbattere le isole di calore”.
“Dentro questo lavoro – ha commentato il consigliere Antonelli – c’è una sorta di stella polare a cui stiamo cercando di fare riferimento e cioè la valorizzazione di tutto ciò che si trova a ovest del rilevato ferroviario che è la vera grande scommessa della città. Sono le uniche aree su cui è ancora possibile intervenire con una pianificazione pubblica. I privati che vorranno realizzare un loro intervento all’interno di questi 10 ettari, dovranno cedere 3 ettari al Comune per realizzare il parco urbano. Lavoreremo affinché questa cessione avvenga prima del loro inizio, in modo che l’Ente possa procedere più velocemente a realizzare questo polmone verde ad uso pubblico. Quindi – conclude Antonelli – vogliamo provare ad anticipare i tempi, cioè creare l’attrattore pubblico prima degli interventi dei privati perché proprio dalla presenza dell’attrattore pubblico deriverà, molto probabilmente, una maggiore attenzione da parte dei privati”.
A spiegare i dettagli del PP7, è stata Laura Crognale: “Abbiamo voluto assolutamente riordinare quelli che sono gli ambiti privati dallo spazio pubblico andando a preferire un’anima verde che darà vita e cuore a quest’area. In sintesi, sarà un parco contemporaneo, estremamente aperto, che sarà realizzato attraverso una somma di giardini di biodiversità ospitando, all’interno, delle piazze d’acqua. Saranno delle infrastrutture blu che avranno il compito di risolvere quello che è il problema delle alluvioni frequenti, attraverso la permeabilità del suolo. Insieme al grande polmone verde, si andrà a tutelare le abitazioni, immaginando soluzioni con pluralità di livelli, creando una città verticale circondata dalla natura”.
Sull’aspetto naturale e paesaggistico del Piano, si è soffermato Cristiano Del Toro: “Il cambiamento climatico, oggi, è uno degli aspetti che maggiormente hanno un impatto sulla qualità della vita a scala urbana e anche extraurbana. L’ambizione di questo parco è di immaginare un polmone verde, un’infrastruttura verde che vada oltre gli aspetti estetico-funzionali, scegliendo elementi vegetali non strettamente legati a questioni di tipo estetico o percettivo, ma utili per una visione ecologica del paesaggio, con l’obiettivo di andare a mitigare i problemi legati al cambiamento climatico”.
“Questo è un piano attuativo – ha dichiarato la Dirigente Emilia Fino – siamo nella fase dell’adozione e lo abbiamo pubblicato venerdì scorso. Seguirà tutto l’iter, quindi adesso sono aperte le osservazioni per la cittadinanza e, come prassi, ci saranno 30 giorni più altri 30 per presentarle e solo successivamente procederemo all’approvazione del Piano. L’intervento ha una visione strategica perché il verde diventa preponderante, anche per gli interventi dei privati”.
“Quello che ci sta più a cuore – ha commentato il consigliere Andrea Salvati – è proprio la riqualificazione di questa porzione di città che è periferica e che da un po’ di anni non riesce a trovare una dimensione e una collocazione all’interno dello sviluppo complessivo di Pescara. L’intervento pubblico previsto avrà una valenza ambientale e questo aspetto agevolerà la voglia i investire all’interno di quest’area”.



