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Teramo

Dopo di noi: necessaria una struttura anche a Teramo

Teramo. Riceviamo e pubblichiamo la nota di Innova Teramo.

 

“Abbiamo letto con sorpresa, ma anche con sincera soddisfazione, la notizia della prossima realizzazione, nel Comune di Corropoli, di una struttura dedicata al “Dopo di Noi”, un progetto fondamentale per garantire un futuro alle persone con disabilità prive di un supporto familiare a lungo termine. Innova Teramo esprime i propri complimenti all’amministrazione comunale di Corropoli e all’ASP1, per questo importante risultato. È una notizia straordinaria per Corropoli e per tutto il territorio circostante.

Tuttavia, non possiamo nascondere la delusione per l’assenza di iniziative simili nella città capoluogo, Teramo. Essere capoluogo non è solo un riconoscimento formale o amministrativo, ma significa essere centro di riferimento anche per i servizi sociali e per i più fragili. Se Teramo vuole essere un punto di riferimento per il territorio provinciale, non lo diventa con gli esosi eventi a piazza Martiri, ma occupandosi dei veri problemi che gravano una comunità. Accanto ad ospedale, università e tribunale, Teramo dovrebbe saper offrire anche un sistema di welfare capace di includere chi ha più bisogno, e il “Dopo di Noi” è uno di quei temi che qualificano davvero una città. Questa non vuole essere una critica sterile, ma un invito concreto all’Amministrazione comunale di Teramo: già da domani si potrebbe prendere contatto con il Comune di Corropoli e l’ASP 1 per capire come sarà realizzata, gestita e strutturata questa iniziativa.

L’esempio c’è, è vicino e dimostra che si può fare. Pensiamo, ad esempio, alla struttura di via Taraschi a Teramo, dove l’ANFFAS già opera. Parte dell’edificio è inutilizzata: perché non completarla e darle una nuova funzione, proprio nell’ottica del “Dopo di Noi”? Ma una struttura non basta: serve anche una gestione efficace e continuativa, magari con una fondazione partecipata anche da soggetti privati e lo stesso Comune.
Se, come annunciato, l’Amministrazione comunale è pronta a stanziare 200 mila euro all’anno per favorire i parcheggi in un parcheggio in centro storico, allora vuol dire che le risorse ci sono. A questo punto, però, è una questione di priorità: una città guidata da un’amministrazione di centrosinistra deve scegliere di stare dalla parte degli ultimi, perché le famiglie dei disabili non protestano, non urlano sui social, ma dignitosamente ed in silenzio aspettano che chi gestisce la cosa pubblica si occupi di loro.

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