
Pescara. Il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, questa mattina, a Pescara, in Regione, affiancato dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, dal direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, Mauro Palmieri, e da Beatrice Borghese, direttore amministrativo della stessa Asl, Raffaele Di Nardo, direttore sanitario Asl, e Nicola D’Ostilio, direttore F.F. di Oncologia nei presidi ospedalieri di Lanciano e Vasto, ha fatto il punto sulla vicenda dell’approvvigionamento dei farmaci oncologici alla ASL2 Abruzzo.
“Nessuna interruzione nelle terapie oncologiche – ha dichiarato il presidente Marsilio – la continuità nella distribuzione dei farmaci è stata sempre garantita. La ASL di Chieti – ha proseguito- cura direttamente una media di 870 pazienti oncologici al mese, che vengono seguiti con dedizione, sensibilità e grande professionalità dai nostri medici. Da agosto – ha aggiunto – subiamo una campagna infamante e calunniosa che racconta falsità, secondo cui mancherebbero i farmaci oncologici o non verrebbero assicurate le chemioterapie. È una menzogna che abbiamo smontato punto per punto, con documenti e risposte puntuali alle mistificazioni costruite da alcuni esponenti dell’opposizione e rilanciate in trasmissioni televisive a diffusione nazionale.
Spero che i chiarimenti forniti oggi – ha auspicato- servano a riportare serenità nei pazienti, perché speculare su temi così delicati è davvero ignobile”.
Per quanto riguarda il caso di Lanciano, Marsilio ha spiegato che “la signora non era stata convocata per ritirare il farmaco il 23 ottobre, ma per la visita medica, propedeutica alla conferma o alla modifica della terapia. Aveva comunque scorte sufficienti fino al martedì successivo. Il farmaco era già disponibile a Chieti ed è arrivato il giorno dopo, come avviene per tutti i farmaci ogni giorno, e non è stata ravvisata la necessità di attivare un corriere per farlo arrivare il giorno stesso perché la paziente era ancora nella disponibilità della fornitura precedente, come risulta dai registri Aifa che monitora tale farmaco, e come confermato dalla stessa paziente, che infatti si è presentata il 28 ottobre per acquisirlo nuovamente. Nonostante ciò, – ha continuato- la vicenda è stata strumentalizzata sui social, ma tutti i farmacisti e gli operatori coinvolti hanno confermato che il rapporto con la paziente è sempre stato sereno e corretto”.
Anche sulla vicenda del farmaco oncologico Enhertu, il Presidente chiarisce che “ad agosto, non si è trattato di carenze organizzative ma di un improvviso aumento della domanda, dovuto all’estensione delle indicazioni terapeutiche decisa dall’AIFA. In un solo caso si è registrato un ritardo di due giorni nell’esecuzione della chemioterapia, – ha affermato- senza che questo abbia compromesso la continuità terapeutica. Ci siamo scusati con la paziente per il disagio, ma il farmaco è sempre stato disponibile e oggi le scorte sono pienamente sufficienti”.
Le accuse secondo cui si risparmierebbe sull’acquisto dei farmaci, secondo Marsilio, “sono false e calunniose. I farmaci si comprano in base alle prescrizioni dei medici: non decidono né i politici né i direttori generali. La clinica è una prerogativa esclusiva dei sanitari”.
Quanto alla mobilità passiva in oncologia, è fisiologica per le piccole regioni.
“I grandi centri oncologici – ha ricordato Marsilio-si trovano nelle grandi città, e questo non è un limite dell’Abruzzo ma una realtà nazionale. Molti pazienti si rivolgono a strutture di Roma o Milano per trattamenti complessi, ma in Abruzzo non mancano i farmaci né la qualità delle cure”.
In sostanza, i documenti ufficiali forniti dalla Asl di Lanciano-Vasto-Chieti , consentono di smentire, in modo categorico, che vi siano stati ritardi, mancanze o disservizi nella distribuzione dei farmaci oncologici. Tutte le verifiche effettuate confermano, infatti, che non si sono registrati buchi nel percorso farmaco, non sono mancati i farmaci, non è stata compromessa la continuità terapeutica e non è stato arrecato alcun danno alla paziente.



