
Abruzzo. Autunno freddo per l’Abruzzo sul fronte occupazionale. “In flessione le nuove assunzioni previste nelle imprese abruzzesi rispetto all’anno scorso.
E le figure richieste sono di difficile reperimento. La Regione apra un tavolo-osservatorio per mettere a rete associazioni di piccole e medie imprese, sindacati, Confindustria, settore formativo ed educativo”. Così Daniele Licheri, segretario regionale Sinistra Italiana-AVS alla luce del report di Unioncamere. Nel Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, nelle previsioni occupazionali da ottobre si prevede una flessione rispetto all’anno precedente.
“In Abruzzo le imprese prevedono a ottobre 10.250 nuove entrate, 450 in meno rispetto a ottobre 2024. Di queste, il 51,1% è di difficile reperimento, più della media nazionale che è al 46.8%. Così, nel trimestre ottobre-dicembre si prevedono 26.580 entrate, 1200 in meno rispetto allo stesso periodo di un anno fa”. A livello nazionale la flessione riguarda soprattutto i settori manifatturiero e dei servizi e i contratti principali previsti sono quelli a tempo determinato. “Dobbiamo ragionare anche sul fatto che rischiamo di perdere contratti
stabili in settori strategici”.