
Mosciano Sant’Angelo. La nuova scuola primaria del capoluogo, un’opera fondamentale per il futuro dei nostri bambini e finanziata in larga parte con 7,8 milioni di euro di fondi PNRR, risulta oggi tra i cantieri “in ritardo”, come riportato dalla stampa locale e dai dati ufficiali del portale OpenPNNR.
Questo ritardo non è un semplice ritardo amministrativo: se i tempi di realizzazione non verranno rispettati, l’amministrazione comunale rischia di dover restituire l’intero finanziamento ottenuto dallo Stato, vanificando risorse pubbliche già stanziate e compromettendo il diritto dei bambini a frequentare una scuola moderna, sicura e adeguata. La situazione ricorda purtroppo quanto già accaduto con il progetto ITS, con conseguenze pesanti sulle casse comunali e sul futuro della comunità.
A sottolinearlo, in una nota, è la consigliera comunale di minoranza, Nadia Baldini.
A peggiorare la situazione, la Commissione Scuola – prevista dal consiglio comunale per relazionare semestralmente sull’avanzamento dei lavori – non è mai stata convocata. Questo silenzio istituzionale alimenta incertezza e sfiducia tra famiglie, insegnanti e cittadini, e mette in luce una grave mancanza di responsabilità politica e amministrativa.
I fondi PNRR vengono erogati solo a fronte del rispetto di obiettivi e scadenze. Ogni ritardo, ogni inerzia, può comportare la sospensione dei finanziamenti o addirittura la revoca delle risorse, con pesanti ricadute sulle casse comunali e quindi sulla comunità intera.
Chiediamo con forza che l’amministrazione comunale faccia chiarezza in consiglio, spiegando:
lo stato effettivo dei lavori e il rispetto del cronoprogramma;
le cause dei ritardi;
la quota di spesa già sostenuta con fondi PNRR e quella a carico del bilancio comunale;
le ragioni per cui non si è data attuazione alla delibera che prevedeva la convocazione periodica della Commissione Scuola.
Il tempo dei rinvii e delle giustificazioni è finito: la città di Mosciano e i suoi studenti non possono permettersi di perdere un’occasione storica di sviluppo e modernizzazione a causa di inerzie, mancate responsabilità e ritardi nella gestione delle risorse pubbliche.