“Mi butto giù dal Gran Sasso”: falso allarme, forse generato dall’intelligenza artificiale

Un grido d’aiuto lanciato da una ragazza, ma risultato un falso allarme generato con ogni probabilità attraverso strumenti di intelligenza artificiale, ha mobilitato Vigili del fuoco, 118, Soccorso Alpino e Carabinieri sul monte Camicia, nel massiccio del Gran Sasso.
L’intervento, riferisce il quotidiano Il Centro, si è rivelato inutile: la giovane, che si trovava effettivamente in gita domenicale in montagna, non aveva mai chiesto soccorso.
Secondo i primi accertamenti, la chiamata sarebbe partita da un telefono “craccato” da ignoti. L’ipotesi è che l’episodio sia stato costruito utilizzando software capaci di generare voci e messaggi realistici. I Carabinieri hanno avviato indagini per verificare la provenienza del segnale e risalire agli autori.
Gli accertamenti sono condotti in collaborazione con il personale del Soccorso alpino che era stato allertato subito dopo.
L’allarme lanciato sul monte Camicia conferma i timori legati a un uso fraudolento delle nuove tecnologie: oltre allo spreco di risorse, la possibilità che interventi urgenti vengano rallentati da segnalazioni non autentiche. Casi simili sono stati segnalati anche in altre zone del Paese. Negli ultimi mesi alcune truffe hanno utilizzato voci clonate con intelligenza artificiale per simulare emergenze familiari o richieste di denaro, inducendo le vittime in errore.