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Chieti

Bucchianico, Torto: ‘Via alla demolizione del Palazzaccio, ora quale futuro?’

L’appello della deputata del M5s: «Lavoriamo insieme per scrivere una nuova pagina del paese»

Bucchianico. «Lo abbiamo criticato, insultato, deriso. Lo abbiamo chiamato “mostro”, “cazzotto in un occhio”, “ferita di cemento”. Tutto vero, ma non ci si può fermare solo a simili riflessioni». Parte da questa considerazione l’intervento dell’onorevole Daniela Torto, deputata del Movimento 5 Stelle, nel giorno in cui inizia la demolizione del “Palazzaccio”. Un edificio in abbandono da decenni nel cuore del paese, capace tuttavia di esserne a suo modo un simbolo. «Un gigante silenzioso che ha visto crescere generazioni di noi», lo definisce la deputata pentastellata, annunciando che non parteciperà alla simbolica cerimonia di avvio dei lavori di abbattimento in programma nel pomeriggio odierno, «anche perché c’è stato un chiaro e mancato invito ad intervenire e personalmente non sono solita autoinvitarmi».

«Ciascuno di noi vivrà questo momento con uno stato d’animo diverso da quello di chi, a favor di stampa, arriverà a Bucchianico e sorriderà soddisfatto ai primi colpi di martello senza sapere, senza conoscere, senza aver vissuto un solo giorno la possente presenza nel nostro paese del Palazzaccio», afferma l’onorevole. «Chi ha pensato e creato questo edificio, ha sacrificato la bellezza di un gioiello storico qual era palazzo Caracciolo. Seppur gli intenti fossero buoni, si è trattato di un atto vandalico. Eppure per decenni, nonostante la sua freddezza, inefficienza e bruttezza, durante i festeggiamenti del nostro San Camillo il Palazzaccio ha sempre provato a riscattarsi. Ha regalato al paese momenti di magia, quando le luci e i fuochi d’artificio lo facevano sembrare meno mostro e più parte di una grande festa».

Ora, però, bisogna guardare avanti: «Mi sento, innanzitutto, di ringraziare tutte le precedenti amministrazioni comunali, a partire da quella a guida Mario Di Paolo che fu protagonista dell’acquisto del Palazzaccio. Negli anni i vari sindaci che si sono succeduti hanno lavorato e, di fatto, permesso all’attuale primo cittadino di trovarsi in eredità oggi la possibilità di celebrare un momento che segna un nuovo capitolo della storia dell’immobile». La deputata, però, pone degli interrogativi: «Quando la sua demolizione si concluderà, quale futuro attenderà la piazza di Bucchianico? Quali progetti sono in programma? Quanto tempo servirà per concretizzarli? E nel frattempo cosa accadrà? Queste le domande che frullano nella testa dei bucchianichesi. E li capisco. In fondo in quel cemento grigio ci sono pezzi della nostra storia, i ricordi di estati trascorse insieme. Di padre in figlio». Per Torto «questa seconda parte della storia andrà decisa e scritta insieme. Negli intenti dovrebbe esserci la nascita di qualcosa di più vicino alle esigenze della nostra comunità e che sappia valorizzare il nostro borgo».

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