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Pescara

“Ematologia senza farmaci: paziente senza terapie da giugno”

Pescara. “Un grave caso di carenza di farmaci mette in difficoltà l’Ematologia di Pescara, un reparto delicatissimo che dovrebbe poter garantire cure puntuali e sicure a pazienti affetti da patologie gravi e croniche”.

La denuncia arriva dal consigliere regionale Pd Antonio Di Marco in base al caso di una paziente pescarese affetta da una patologia degenerativa: “La signora è seguita benissimo dall’Ematologia di Pescara, un reparto di eccellenza e meta da anni di pazienti da tutta Italia – afferma Di Marco – Il suo piano terapeutico prevede farmaci speciali da somministrare esclusivamente tramite la farmacia ospedaliera, ma dal mese di giugno si sono verificati episodi ripetuti di irreperibilità dei farmaci prescritti: prima uno dei farmaci mancanti è stato all’epoca sostituito con un farmaco alternativo; in agosto, in seguito a un malore, la paziente trasferita a Pescara, ha trovato ancora una volta il farmaco non disponibile”.

“Nonostante la prescrizione prevedesse la somministrazione in quella stessa giornata”, prosegue Di Marco, “i medici sono stati costretti a rimandare la somministrazione di qualche giorno, a lunedì scorso, quando presente il farmaco, ma mancando il dosaggio previsto dal piano terapeutico, si è provveduto con un dosaggio composito in modo di darle comunque copertura. In più occasioni, riferiscono i familiari, anche i farmaci alternativi si sono rivelati introvabili, con l’aggravio che il paziente, i suoi cari e gli stessi medici fossero costretti a un continuo andirivieni, per ottenere nuove prescrizioni e verificare di volta in volta la disponibilità in farmacia”.

“Non è accettabile”, attacca il consigliere Pd, “che a pazienti fragili venga detto di aspettare, di tornare un altro giorno o di affidarsi a soluzioni di ripiego, quando la terapia dovrebbe essere programmata e garantita con certezza, com’è possibile fare agendo preventivamente. Questa non è sanità, è burocrazia sulla pelle dei cittadini. Per tale ragione porterò anche questo caso all’attenzione della Regione, perché si deve trovare una soluzione, non è pensabile di andare verso il baratro annunciato dal deficit che interessa il 2025 senza costruire soluzioni almeno per i casi più urgenti e i pazienti più fragili”, conclude.

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