
Roccamorice. I Comuni di Roccamorice e Lettomanopello hanno presentato ricorso al TAR di Pescara per chiedere l’annullamento del provvedimento con cui il Parco Nazionale della Maiella ha espresso il proprio diniego definitivo alla realizzazione del Ponte Celestino V.
Il WWF, insieme al Comitato dei cittadini SP64, annuncia la propria intenzione di intervenire nel procedimento amministrativo per opporsi al ricorso presentato dai Comuni.
“Il WWF farà sentire la propria voce anche in questa sede – afferma Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – È importante che emerga chiaramente la nostra contrarietà a un’opera inutile, priva di ricadute positive per il territorio e con possibili conseguenze dannose per habitat delicati e tutelati”.
“L’intervento – sottolineano WWF e Comitato – ricade all’interno del sito della Rete Natura 2000, Zona di Protezione Speciale (ZPS) Parco Nazionale della Maiella (IT7140129) e la Zona B (Riserva generale orientata) del Piano del Parco. L’area interessata è soggetta a vincolo idrogeologico e vincolo archeologico, è tutelata dal Piano Regionale Paesistico (si trova all’interno di aree B1, a trasformabilità mirata, e A1, di conservazione integrale), è prossima a una zona a Pericolosità molto elevata, è soggetta a Pericolosità da scarpata e, soprattutto, è in Zona sismica 1, quella che, come si legge nel sito della Protezione Civile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, è la zona più pericolosa, nella quale la probabilità che capiti un forte terremoto è alta”.
A confermare l’impegno sul piano legale è l’avvocato Francesco Paolo Febbo, che rappresenterà WWF e Comitato: “Siamo già al lavoro per predisporre l’intervento ad opponendum. Formuleremo una linea argomentativa solida, volta a rappresentare una visione alternativa rispetto a quella sostenuta dai Comuni. Il parere espresso dal Parco Nazionale della Maiella si fonda su vincoli oggettivi e vigenti, e non può essere soggetto a interpretazioni arbitrarie o discrezionali”.