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Teramo

Salpa, “lavoratori ignorati dalla visita di prefetto, sindaco e Azione”

La denuncia di Cristiana Bianucci della Flai Cgil

“La visita del Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, del sindaco di Roseto e del capogruppo di Azione in Consiglio Regionale presso lo stabilimento della Salpa è stata un positivo segnale di collaborazione tra le istituzioni e una delle realtà imprenditoriali più significative della regione. Peccato che non siano stati coinvolti i lavoratori e le lavoratrici attraverso le loro rappresentanze sindacali. Spiace dover constatare che un’importante visita istituzionale nel sito produttivo di Salpa abbia visto lavoratori e lavoratrici completamente ignorati – afferma Cristiana Bianucci, segretaria generale della Flai Cgil di Teramo – Al Prefetto, che ha avuto la sensibilità di voler mostrare  vicinanza e interesse per le dinamiche economiche locali, i lavoratori e le lavoratrici avrebbero potuto raccontare preoccupazioni e affanni che attendono risposte da tempo. La piaga della precarietà, che in Salpa aveva trovato contenimento attraverso buoni accordi sindacali, sta tornando a crescere senza controllo e senza che dall’azienda arrivino segnali di disponibilità ad aprire un tavolo di confronto su questo tema.”

La Flai Cgil di Teramo esprime da tempo preoccupazione, avanza e non smetterà di avanzare proposte. “Sono numerose le persone che pur lavorando da anni nell’azienda, attraverso contratti stagionali, non hanno alcuna garanzia di essere richiamati o prospettive di stabilizzazione – prosegue Bianucci – Sono ancora più gravi le condizioni in cui versano i lavoratori dei servizi esternalizzati (pulizie e lavaggio per esempio), che per l’attività del sito svolgono funzioni fondamentali. Si tratta infatti di lavoratori e lavoratrici che stentano ad arrivare a fine mese e che ad ogni cambio di appalto vedono peggiorare le proprie condizioni, pagando più di tutti gli effetti di una logica del risparmio a qualunque costo che non guarda in faccia a nessuno”.

Recentemente sono stati introdotti anche contratti di lavoro in somministrazione, proprio nelle aziende che gestiscono i servizi in appalto, determinando ulteriore precarietà, svalutazione delle professionalità e soprattutto minore tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.

Se la Salpa è una realtà solida, con prospettive di sviluppo future che garantiscono occupazione e benessere per tante famiglie rosetane e dei territori limitrofi, è tempo che oltre a dare occupazione si preoccupi di garantire “buona occupazione”.

“Confidiamo che l’attenzione delle Istituzioni – conclude Bianucci” – possa favorire un’evoluzione delle relazioni sindacali che vadano verso questa direzione”.

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