Tortoreto, stato di agitazione alla polizia locale. Tavolo in prefettura: fumata nera
Diversi i temi sul tavolo della procedura di raffreddamento che ancora trovano soluzione

Tortoreto. Stato di agitazione alla polizia locale di Tortoreto. Situazione che permane anche alla luce della procedura di raffreddamento che si è tenuta in prefettura, a Teramo, alla presenza di tutte le parti in causa.
A dare contezza della situazione in essere e il Csa, il sindacato maggiormente rappresentativo della polizia locale.
Dinanzi al viceprefetto aggiunto e capo di gabinetto Simona Leogrande, si è costituita la parte pubblica nelle persone della vicesindaco con delega alla polizia locale Arianna Del Sordo, dell’assessore al bilancio
Francesco Marconi, del segretario comunale Tiziana Piccioni, del responsabile del personale Priscilla Di
Vittorio e del comandante della polizia locale Sabrina Polletta, nonché il Coordinamento Provinciale CSA RAL
unitamente alla RSU di riferimento.
L’incontro si è protratto per oltre due ore nell’arco delle quali sono state affrontate tutte le tematiche
oggetto della proclamazione dello stato di agitazione.
Il dettaglio
1. ritardo nell’avvio della contrattazione decentrata, obbligatoria entro il 30 aprile di ogni anno;
2. adozione di funzionigramma dell’ente in violazione delle relazioni sindacali e di norme di legge;
3. omissione contributiva di previdenza integrativa per gli anni 2023 e 2024;
4. mancata erogazione di compensi per lavoro straordinario e salario accessorio da gennaio 2025;
5. mancata implementazione banca delle ore.
“Relativamente al ritardo nella convocazione della contrattazione decentrata la parte pubblica ha inteso
imputarlo alla tardiva costituzione del fondo e stanziamento delle risorse, risalente al mese di giugno”, si legge nella nota. “La parte sindacale ha evidenziato che ad oggi nessun atto è stato inoltrato e che i ritardi contestati, imputabili solo ad inerzia dell’ente, si ripropongono ciclicamente da molti anni.
Per quanto attiene al funzionigramma, adottato in violazione delle relazioni sindacali ovvero di norme di legge e per il quale il CSA ha chiesto la revoca con contestuale modifica, l’amministrazione ha inteso confermarne l’applicazione per riaprire “a stretto giro un tavolo di discussione”, sebbene il confronto attivato dal sindacato nel marzo 2024 si sia arenato per inadempienza dell’ente.
In merito all’omissione contributiva relativa alla previdenza integrativa degli anni 2023/24, per i quali è stata versata ai lavoratori solo una quota parziale rispetto a quella contrattualizzata, l’Ente ha inteso impegnarsi
a “trovare una soluzione” nel corso del 2026 e per la sola annualità 2024. Risalendo il contenzioso a oltre un
anno fa, il CSA auspicava che l’ente avesse già individuato un percorso adeguato.
Relativamente alla mancata erogazione di compensi per lavoro straordinario e salario accessorio a decorrere da gennaio 2025, l’amministrazione si è impegnata a liquidarli nelle prossime buste paga di novembre
o dicembre, e nel futuro con cadenza trimestrale.
In ultimo, l’ente si è impegnato a rendere operativa la banca delle ore, istituita ma non funzionante, “nel breve termine”.
A conclusione dell’ampia e accesa discussione, in considerazione della copiosa corrispondenza risalente
fino al 2024 ad oggi priva di riscontro alcuno e preso atto delle posizioni espresse dalla parte pubblica, la quale
ancora una volta ha inteso non assumere impegni concreti e cadenzati nel tempo (escluso p. 4) ovvero percorrere
strade di dubbia legittimità, il CSA si è dichiarato insoddisfatto dell’esito del tavolo negoziale ed ha ritenuto di
proseguire nello stato di agitazione, rendendosi disponibile a valutarne la revoca ad avvenuto rispetto di tutti
gli impegni assunti ed efficace risoluzione delle problematiche, preannunciando nel contempo la messa in campo
di ogni iniziativa sindacale e giudiziaria ritenuta utile e necessaria al fine di tutelare i diritti ed il benessere di
tutte le lavoratici ed i lavoratori della polizia locale, far cessare le inadempienze dell’ente e ripristinare la legalità”.



