Teramo, stupefacenti, rapina e rissa aggravata: un fermo e 14 persone denunciate
Tre diverse operazioni da parte della polizia

Teramo. Si è conclusa una vasta operazione della Polizia di Stato, coordinata dal Servizio Centrale Operativo, finalizzata al contrasto della criminalità giovanile.
L’operazione, che si è sviluppata nelle varie province italiane, ha coinvolto anche quella di Teramo, dove la Squadra Mobile, con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Pescara e di altri Uffici della Polizia di Stato, ha effettuato numerosi controlli, con un vasto spiegamento di forze.
In Provincia di Teramo, nel corso dell’attività svolta dalla Squadra Mobile, dopo preliminari investigazioni su soggetti e luoghi ritenuti di interesse, anche partendo dal monitoraggio dei social network, sono stati effettuati numerosi controlli e varie perquisizioni, con identificazione di 1846 persone.
Nel corso dei controlli due persone sono state sanzionate amministrativamente per ubriachezza molesta e quattro per violazioni del Codice della Strada.
Sono state denunciate 14 persone, in particolare per reati contro il patrimonio, contro la persona, in materia di immigrazione clandestina e in materia di Codice della Strada.
Nel corso dei controlli è stato anche arrestato, in flagranza di reato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un cittadino albanese di 44 anni residente a Teramo. Nella sua abitazione sono stati rinvenuti oltre 271 grammi di cocaina e 300 grammi di hashish. La sostanza stupefacente, sequestrata a seguito di perquisizione, era riposta all’interno dell’armadio della camera da letto dell’uomo.
Secondo l’accusa, lo stupefacente era pronto per essere ceduto a terzi. Sono stati infatti rinvenuti all’interno dell’abitazione anche materiale utilizzato per il confezionamento della sostanza e un bilancino digitale. L’uomo, su disposizione della competente A.G. è stato posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida, all’esito della quale l’arresto è stato convalidato ed è stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Inoltre, i poliziotti della Squadra Mobile di Teramo hanno notificato l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura di Teramo, nei confronti di un soggetto extracomunitario.
L’uomo è indagato, unitamente ad altro soggetto irreperibile sul territorio nazionale, per il reato di rapina aggravata. A seguito di attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile, il soggetto extracomunitario ed il suo complice sono accusati di aver sottratto ad un altro soggetto extracomunitario di 18 anni il portafoglio contenente la somma in contanti di 355 euro, una carta PostePay, la tessera sanitaria e la carta di identità. In particolare, secondo la ricostruzione, i due, in strada in viale Bovio, avrebbero aggredito alle spalle la vittima, bloccandole le braccia e sfilandole il portafoglio dalla tasca dei pantaloni, per poi dileguarsi. La meticolosa analisi delle immagini estrapolate dalle telecamere della zona ha consentito i successivi approfondimenti che hanno portato all’identificazione degli indagati. Dopo la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, il locale Ufficio Immigrazione ha eseguito nei confronti del presunto colpevole provvedimento di espulsione in quanto risultato irregolare sul territorio nazionale. L’uomo è stato accompagnato da personale specializzato della Questura al Cpr di Palazzo San Gervasio (PZ), ove rimarrà in attesa del rimpatrio.
È stato infine notificato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, emesso dalla Procura della Repubblica di Teramo, anche nei confronti di 5 uomini, tra i 22 e i 35 anni. Sono indagati per il reato di rissa aggravata. A seguito di attività di indagine svolta dalla Squadra Mobile, i predetti sono accusati di aver preso parte ad una rissa in cui uno di loro aveva riportato lesioni, consistite in un trauma cranico facciale e in una ferita al labbro superiore, con prognosi di 15 giorni. Nel corso della rissa, secondo la ricostruzione operata dall’accusa, sarebbero volati calci e pugni senza esclusioni di colpi. L’episodio era avvenuto in Piazza Martiri Pennesi nelle prime ore di sabato 6 ottobre 2024. Il parapiglia sarebbe nato per futili motivi. Preziosa nella ricostruzione degli eventi è stata l’analisi delle immagini estrapolate dalle telecamere della zona, da cui si sono sviluppati tutti i successivi accertamenti. Infatti nell’immediatezza dei fatti la Volante, prontamente intervenuta, aveva intercettato solamente il ragazzo ferito, che era stato medicato da personale sanitario e che si era trincerato dietro un ermetico silenzio affermando di essersi procurato le ferite autonomamente.