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Teramo

Roseto, evento in sala consiliare per la giornata della gentilezza

Roseto. La sala consiliare di Palazzo di Città ha ospitato questa mattina, in occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, l’evento “Diversi come due gocce d’acqua”, un dibattito che ha raccontato il potere della cultura e della gentilezza per riscattarsi e costruire relazioni e amicizie.

 

L’incontro, promosso dal Comune di Roseto degli Abruzzi e da La Lumera ODV (oltre a Movimento Italia Gentile, Laboratorio della Ragione e JoyA), ha messo a confronto due esistenze apparentemente agli antipodi ma in realtà unite da un profondo legame: Giuseppe Grassonelli, ergastolano ex 41-bis, e Nico Caiazza, Ufficiale dell’Esercito Italiano e Presidente de La Lumera ODV.

L’evento voluto dalla Presidente del Consiglio Comunale, Gabriella Recchiuti, delegata alla Gentilezza, ha visto la partecipazione dell’Assessore alla Cultura e al Sociale, Francesco Luciani e della Consigliera Comunale Simona Di Felice. Insieme, hanno sottolineato l’importanza del dialogo inclusivo sui temi della giustizia e sulla situazione delle carceri italiane.

Il momento centrale dell’incontro, moderato da Candida Di Bonaventura, è stato il racconto personale di Giuseppe Grassonelli. Condannato all’ergastolo e proveniente dal duro regime del 41-bis, Grassonelli ha condiviso con gli studenti e le studentesse presenti (Classe 3° C AFM S dell’Istituto Moretti, Classi 4° A Scienze Applicate e 1° A Classico del Liceo Saffo) e la cittadinanza il suo profondo percorso di riscatto interiore.
Grassonelli, ha descritto la sua scelta di investire nella cultura come unico strumento di vera libertà e riabilitazione. È stato proprio attraverso l’impegno nello studio e nella riflessione che è iniziata la sua rinascita, un cammino che lo ha allontanato dalle logiche criminali per abbracciare i valori umani fondamentali come quello della gentilezza, anche attraverso il fondamentale incontro con Nico Caiazza.

Il dialogo, infatti, ha messo in luce come il percorso di redenzione di Grassonelli abbia trovato una sponda nell’Ufficiale dell’Esercito Italiano, Nico Caiazza. L’incontro tra i due, pur provenendo da “mondi” diversi, ha dimostrato che il rispetto, l’ascolto e la fede nella possibilità di redenzione possono creare un profondo legame umano e valoriale, superando i muri della detenzione e delle differenze sociali. La loro testimonianza ha offerto a Roseto un messaggio di speranza, sottolineando che la vera giustizia passa anche attraverso la riabilitazione e la possibilità di riscatto che la cultura e i valori umani possono offrire.

Il pubblico più attento e coinvolto è stato quello degli studenti e delle studentesse del Liceo Saffo e dell’Istituto Moretti, che hanno posto diverse e interessanti domande ai due relatori. Le loro riflessioni hanno toccato temi come la possibilità di redenzione, il ruolo delle istituzioni nel percorso di riabilitazione, la situazione carceraria in Italia e l’impatto della cultura sul cambiamento personale.

“Momenti come questo hanno un’importanza fondamentale, soprattutto per i nostri giovani, perché rappresentano una vera e propria lezione di vita – affermano la Presidente Recchiuti e l’Assessore Luciani – L’esempio di Grassonelli dimostra che la trasformazione e la redenzione sono sempre possibili, anche di fronte ai percorsi più difficili. Il legame nato con il Generale Caiazza, uomo delle Istituzioni, testimonia che il dialogo basato sui valori umani e sul rispetto reciproco può abbattere i muri più alti. Ascoltare storie così diverse, che si incontrano sul piano del riscatto, è una lezione che vale tantissimo, e speriamo sia di ispirazione per i nostri ragazzi. Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno reso possibile questo evento straordinario: i relatori Giuseppe Grassonelli e Nico Caiazza, la moderatrice Candida Di Bonaventura, La Lumera ODV e i partner dell’organizzazione. Ma il ringraziamento più grande va agli studenti e alle studentesse del Liceo Saffo e dell’Istituto Moretti per la loro partecipazione attenta e curiosa”.

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