Morge di Campli, la frazione dimenticata. Strade a pezzi, alberi pericolanti e non solo
I residenti: “Viviamo tra buche, rovi e randagi. Le istituzioni ci ignorano”

Campli. A 400 metri sul livello del mare, incastonata tra le colline teramane, la frazione di Morge dovrebbe essere un piccolo paradiso di natura e tranquillità. Invece, secondo i suoi abitanti, è diventata un simbolo di abbandono istituzionale.
Strade dissestate, alberi pericolanti, vegetazione fuori controllo, randagismo felino e perfino un immobile di proprietà della Curia completamente fatiscente stanno trasformando il borgo in un luogo sempre più difficile da vivere.
“Abbiamo comprato casa qui sognando un posto sicuro e accogliente – raccontano alcuni residenti – ma oggi ci sentiamo invisibili. Le strade sono piene di buche che mettono a rischio auto e persone, gli alberi non vengono potati da anni e la vegetazione cresce senza freni, invadendo carreggiate e ingressi delle abitazioni”.
Un rudere pericoloso della Curia
A peggiorare la situazione c’è un edificio con terreno annesso di proprietà della Curia di Atri/Teramo, da tempo in completo stato di abbandono. Secondo i residenti, la struttura sarebbe da demolire per motivi di sicurezza, ma nonostante le segnalazioni formali sia alla Curia stessa sia al sindaco di Campli, nessuna azione è stata intrapresa. “È un pericolo per chi vive qui e un insulto al paesaggio – spiegano – ma tutti fanno finta di nulla”.
Randagismo senza controllo
Alla precarietà delle infrastrutture si aggiunge l’emergenza animali. Decine di gatti vagano per la frazione malati, infestati da pulci e privi di cure, mentre i cittadini si fanno carico da soli di nutrirli e assisterli. “Il Comune – denunciano – ci nega persino la possibilità di istituire una colonia felina ufficiale, impedendoci di intervenire in modo organizzato con l’aiuto della ASL veterinaria”.
Il silenzio delle istituzioni
Ma la questione più grave riguarda la scarpata che affianca alcune abitazioni della frazione. Dopo il terremoto, il terreno ha iniziato a cedere e, con gli anni di incuria e assenza di manutenzione, la situazione è peggiorata visibilmente. La stradina in salita che costeggia le case sta lentamente franando insieme alla scarpata, perdendo pezzi giorno dopo giorno.
“Si aspetta la catastrofe, come accade sempre in Italia – denunciano i residenti – finché anche le nostre case si piegheranno”.
Solo di recente, gli abitanti hanno scoperto che quella scarpata non è comunale, ma di tre diversi proprietari, forse deceduti. Il Comune, di fronte alla questione, ha alzato le mani, spiegando che esiste un iter burocratico da seguire. “Un iter che si traduce nella solita storia infinita fatta di rimpalli e promesse non mantenute – dicono – mentre il terreno continua a cedere”.
I cittadini chiedono un intervento urgente di messa in sicurezza, ricordando che Morge si trova in zona sismica e che la prevenzione dovrebbe avere la priorità assoluta. “Paghiamo le tasse – sottolineano – e abbiamo diritto a essere salvaguardati e protetti. Non resteremo fermi ad aspettare che la nostra vita venga distrutta”.
La richiesta di aiuto
Gli abitanti di Morge hanno già inviato una lettera di denuncia al Comune di Campli, chiedendo interventi immediati: manutenzione straordinaria delle strade, potatura degli alberi, gestione del verde pubblico, riconoscimento della colonia felina, messa in sicurezza della scarpata e una soluzione definitiva per il rudere della Curia Atri/Teramo che è latitante nonostante sia a conoscenza della situazione.
“Non chiediamo favori – ribadiscono – ma il rispetto dei nostri diritti. Vogliamo solo vivere in un luogo sicuro e dignitoso, dove i nostri cari possano venirci a trovare senza rischiare di danneggiare l’auto o trovarsi tra rovi, edifici pericolanti e animali malati”. Morge non vuole restare una frazione “fantasma”, ma tornare a essere un luogo vivibile, degno della sua bellezza naturale.