ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
Teramo

L’omaggio di Teramo ai martiri di Bosco Martese FOTO

Questa mattina con l'ANPI e i sindaci di Rocca Santa Maria e Colledara

Questa mattina il Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto ha partecipato, in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, alle celebrazioni per l’82° anniversario della battaglia di Bosco Martese, organizzate dall’ANPI e alle quali, come ogni anno, erano presenti anche il Sindaco di Rocca Santa Maria Lino Di Giuseppe, il sindaco di Colledara Manuele Tiberio, esponenti della CGIL, alcune delegazioni di diversi istituti scolastici del territorio.

 

Alle celebrazioni ha preso parte anche il Sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, Comune legato a quello di Teramo dal ricordo del sacrificio dell’emiliana Gabriella Degli Esposti, eroina della Resistenza, alla cui memoria è dedicata una lapide in piazza Orsini che ne commemora l’impegno, insieme a quello di altre 18 partigiane, nella lotta per la libertà, la giustizia, la tutela del diritti umani.

“Qui a Bosco Martese, dove si ritrovarono partigiani italiani e stranieri oltre a semplici cittadini e militari, in una battaglia che fu una battaglia internazionale, non si combatté solo il regime nazifascista, ma si gettarono le basi della nostra Costituzione, geneticamente antifascista – ha detto il Sindaco Gianguido D’Alberto nel suo intervento – quella Costituzione che, mettendo al centro la dignità della persona, ripudia la guerra come risoluzione delle controversie internazionali. Una Costituzione che prima di essere modificata deve essere attuata nei suoi principi fondamentali”. Nel ricordare come la Resistenza teramana abbia avuto un ruolo fondamentale nella guerra di Liberazione, il Sindaco ha sottolineato come quanto sia accaduto nel corso del ‘900 e quanto stia accadendo oggi, dall’Ucraina a Gaza, sia la testimonianza di “come quel testimone che ci hanno lasciato i partigiani non sia stato raccolto e conservato. Dopo la seconda Guerra Mondiale e i suoi orrori, dopo la Resistenza, dopo la Liberazione, eravamo tutti convinti che le regole che ci eravamo dati, che gli organismi internazionali a cui avevamo aderito, rappresentassero un antidoto universale e definitivo a guerre, violenze, soprusi. Oggi siamo drammaticamente di fronte a una realtà diametralmente opposta. E se in questi anni abbiamo chiuso tutti colpevolmente gli occhi di fronte ai genocidi e alle pulizie etniche che hanno caratterizzato il ‘900 – dalla Cambogia a Srebrenica – e che continuano tutt’oggi – Gaza ne è il simbolo – mostrando l’incapacità della comunità internazionale e di organismi quali le Nazioni Unite di intervenire concretamente per fermali, oggi non possiamo più fare finta che quanto sta accadendo a due passi non ci riguardi”. Da qui l’invito ai giovani a riscoprire i valori della Resistenza.

“Ricordando le parole del Presidente Pertini, la Resistenza continua oggi e sempre – ha concluso il primo cittadino – ed è per questo che bisogna essere sempre partigiani. Ed essere partigiani significa scegliere ogni giorno la parte giusta in cui stare, la parte giusta della storia, come fecero i ragazzi di Bosco Martese. Essere partigiani vuol dire non cedere alla tentazione di stilare classifiche dell’orrore, perché nessuna vita conta più dell’altra. Essere partigiani vuol dire combattere quella narrazione che disumanizza l’altro. Lo dobbiamo a quei giovani che hanno perso la vita qui, sulle nostre montagne, che hanno sacrificato tutto per consegnarvi quella libertà che oggi diamo per scontata. Viva Bosco Martese, viva la Libertà, viva la Resistenza”.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio

Adblock rilevato

Hai Attivato un blocco delle nostre Adv. Cityrumors è un Giornale Gratuito. Se vuoi continuare a leggerlo e supportarlo, per favore non bloccare le nostre pubblicità. Grazie.