
La Provincia di Teramo, sede di Accademia PA per la Gazzetta Amministrativa, ha iniziato ad approcciare una delle materie destinate a rivoluzionare il mondo del lavoro, anche quello amministrativo.
Questa mattina, 14 novembre, nella sala consiliare, si è svolto un primo corso di formazione per i dipendenti pubblici, con l’obiettivo di conoscere meglio quell’insieme di tecnologie che consentono alle macchine di mostrare “capacità umane” con il ragionamento, l’apprendimento, la pianificazione e la creatività. Perchè se da una parte tutta la nostra vita è già dominata dagli algoritmi l’utilizzo dell’utente finale rispetto ai sistemi di intelligenza artificinale è in una fase pionieristica ricca di insidie.
I lavori sono stati introdotti dal presidente, Camillo D’Angelo e dal consigliere delegato Flavio Bartolini che ha promosso il progetto di “Accademia della Pa”. L’argomento e i relatori sono stati illustrati dalla segretaria generale, Maria Grazia Scarpone, che ha fatto il punto sugli scenari applicativi nella Pubblica Amministrazione richiamando l’articolo 30 del Decreto legislativo del 2023 e il Regolamento Europeo (AI Act) che impongono l’adozione di sistemi artificiali sempre supervisionati dall’uomo. La mancanza di un controllo esplicito, sia in fase di “addestramento” dell’intelligenza artificiale che di valutazione finale, infatti, solleva più di una preoccupazione in termini di affidabilità, sicurezza e trasparenza delle decisioni automatizzate.
Chi addestra chi, la trasparenza e accuratezza del procedimento, l’elemento probatorio sono quindi essenziali per introdurre l’IA non solo nella gestione degli appalti ma in tutte le procedure amministrative. Gli interventi di Pasquale Andrea Chiodi, dirigente pubblico ed esperto di contrattualistica e di Domenico de Rinaldis, esperto di amministrazione digitale hanno animato la mattinata di formazione cui hanno partecipato numerosi dipendenti comunali e provinciali.
L’INTERVISTA AL PRESIFENTE CAMILLO D’ANGELO






