
Si ringraziano per il loro contributo Gabriele Rossi ideatore della petizione, Milco Cossetti, Myriam Gatti per la loro volenterosa partecipazione alla diffusione e alla raccolta: l’energia e l’impegno hanno reso la raccolta firme ancora più coinvolgente e credibile.
I risultati lo confermano: Per le ore a disposizione la partecipazione è stata alta e continua per tutta la serata, un segnale chiaro di quanto il tema stia a cuore alla cittadinanza e non solo.
Molte persone si sono avvicinate spontaneamente: alcune erano già informate grazie ai messaggi circolati nei giorni precedenti, altre sono state attirate dalla locandina. Questo dimostra quanto sia importante una comunicazione diretta, semplice e ben visibile, senza alcuna sigla, solo interesse cittadino verso il bene comune.
Il tema centrale è la sicurezza stradale, messa a rischio in particolare dall’uso scorretto delle e-bike, ma non solo, il discorso riguarda anche altro.
Le segnalazioni parlano chiaro: biciclette (anche elettriche) che attraversano liberamente le isole pedonali, marciapiedi invasi, mancanza di controlli nei punti sensibili.
Mentre eravamo impegnati nella raccolta, proprio davanti a noi si è ripresentato il problema: bici e monopattini sfrecciavano indisturbati anche nelle aree pedonali. È evidente che non basta una multa per risolvere la questione. Serve una strategia più ampia, fatta di: maggiore presenza delle istituzioni nei punti più critici, pressione sociale che scoraggi certi comportamenti, e soprattutto un cambio culturale, verso un uso più rispettoso dello spazio pubblico.
In questo contesto, la voce dei cittadini è fondamentale. Non per sostituirsi alle istituzioni, ma per stimolarle, offrendo osservazioni concrete, critiche costruttive e partecipazione attiva. Un segnale importante è arrivato anche da chi ci rappresenta: un consigliere comunale ha firmato la petizione, riconoscendone il valore e l’urgenza del problema.
La raccolta firme continuerà anche durante la settimana, per dare modo a chi non ha potuto esserci di partecipare. Viste le numerose richieste, valutiamo seriamente di organizzare una seconda giornata domenicale, per dare ancora più forza e visibilità all’iniziativa.
In sintesi, domenica 6 luglio ha mostrato che i cittadini possono fare la differenza, con responsabilità, dialogo e spirito di comunità. La democrazia partecipativa non è un’utopia: è uno strumento concreto per affrontare i problemi reali, insieme, in trasparenza e legalità.