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Teramo

Atri, quale futuro per l’asilo di via Risorgimento? Le domande dei genitori

Preoccupazioni per le voci che circolano di un possibile accorpamento della scuola

Atri. Il futuro della scuola d’infanzia di via Risorgimento, ad Atri, è messo a rischio.

Sono tante, in questi giorni, le voci che circolano sulla possibile chiusura della scuola dell’infanzia con accorpamento della stessa al plesso centrale “Amaltea”.

I genitori del plesso e i tre rappresentanti di sezione – I°sezione Claudio Ragnoli, II° sezione Federica Speziale, III° Yuri Pagliara hanno preso posizione sulla vicenda, ponendo dei quesiti.

Ci interroghiamo sulle motivazioni di tale scelta e per questo abbiamo deciso di far sentire la nostra voce!!
“Chiediamo all’amministrazione comunale e al Sindaco Piergiorgio Ferretti di spiegarci i motivi per i quali:
1) verrà chiusa una scuola con 48 iscritti(tra la più numerose);
2) verrà chiusa una scuola ristrutturata con fondi pubblici solo pochi anni orsono;
3) verrà chiusa una scuola con un giardino che nessuna scuola dell’infanzia ha nel nostro comune;
4) verrà chiusa una scuola antisismica.

In seguito al paventato accorpamento dell’asilo di Via Risorgimento con quello centrale Amaltea:
5) i bambini riusciranno ad essere ospitati tutti nella sede centrale;
6) si riuscirà a garantire il servizio mensa per tutti gli ospiti nella sede centrale;
7)la struttura di Amaltea che dovrebbe accogliere i nostri bambini è disposta su più livelli, si vocifera che per mancanza di stanze al primo piano i nostri bambini verranno collocati al secondo piano e noi genitori vorremmo far notare al sindaco che la struttura non dotata di ascensore ma di Scale pericolose e questo potrebbe essere un grande problema per i bambini più piccoli che potrebbero avere 2 anni e mezzo;
8) se collocati ai piani superiori in caso di terremoto o altro si potrebbero riscontrare un’evacuazione lenta creando seri problemi ;
9)i bagni dei piani superiori ci chiediamo noi genitori se sono a norma per accogliere i bambini di una scuola dell’infanzia (questo perché adesso c’è la primaria che a settembre verranno dislocati al terzo piano);
10) problemi per accompagnare i bambini che vengono accompagnati dai genitori;
11)Mancanza di parcheggi e presenza del mercato settimanale di lunedì che obbliga ai bambini piccoli a camminare, creando problemi logistici ai genitori.

Tutti noi genitori chiediamo risposte e vorremmo far notare al sindaco che la scelta presa si ripercuoterà drasticamente su noi famiglie che abbiamo liberamente scelto proprio per tutte queste motivazioni sopraindicate di iscrivere i nostri figli a Via Risorgimento e non Amaltea.
Riteniamo non giusta questa decisione presa dopo delle politiche scellerate di questi ultimi anni e alla fine a pagare le loro scelte sbagliate siamo e sempre solo noi.
Riteniamo quindi che sia il sindaco che i consiglieri coinvolti debbano trovare per risanare i conti altri modi per fare cassa, per esempio rinunciando al proprio stipendio e non tagliando dei servizi pubblici”.

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