
Cerignola (3-5-2): Greco, Romano, Gonnelli, Martinelli; Coccia, Russo; Capomaggio, Bianchini, Sainz-Maza, D’Andrea, Salvemini. In panchina: Saracco, Fares, Ligi, Cuppone, Velasquez, Nicolao, Ianzano, Carrozza, Achik, Tascone, Volpe, McJannet. Allenatore: Giuseppe Raffaele
Pescara (4-3-2-1): Plizzari, Pierozzi, Lancini, Pellacani, Moruzzi; Meazzi, Squizzato, Dagasso; Merola, Bentivegna, Ferraris. In panchina: Saio, Profeta, Letizia, Crialese, Staver, Kraja, Lonardi, De Marco, Valzania, Saccomanni, Alberti, Cangiano, Tonin. Allenatore: Silvio Baldini
Reti: 67’ e 71’ Meazzi, 82’ e 87’ Tonin, 85’ Cuppone
Arbitro: Niccolò Turrini della sezione di Firenze.
Espulso: Capomaggio
Il Cerignola domina per tutto il primo tempo, con un gioco fisico e pressione costante, arricchito da tacchi smarcanti, lanci in rovesciata e triangolazioni fulminanti. Il Pescara, non pervenuto fino al 45’, si salva numerose volte grazie al fuorigioco e solo nel recupero si affaccia in attacco: Merola sfugge a Martinelli, punta l’area ma la conclusione in porta viene deviata in angolo dal recupero preciso di Gollini. La gara era cominciata subito male per la squadra di Baldini, che al 6’ ha perso per infortunio Pellacani, sostituito da Letizia.
La ripresa parte con un ribaltone: il Pescara attacca forte e al 49’, su traversone di Moruzzi, Ferraris la devia verso la porta ma Greco ribatte, Merola è lesto a ribadire ma la mette tra le braccia del portiere. Il goal mangiato ridesta il Cerignola che, immediatamente, affonda due volte in contropiede: la prima viene neutralizzata proprio all’ultimo da Plizzari sulla conclusione di Achik; la seconda, invece, termina con un tocco di mano in area di Letizia ed è rigore per l’Audace. Sul dischetto va Sainz Maza ma Plizzari si tuffa all’angolino basso alla sua destra e salva ancora. Achick, subentrato per D’Andrea, diventa spina nel fianco del Delfino ma, al 55’, dimenticato da Lancini su un lancio dalla mediana, salta Plizzari, poi si defila troppo e la mette fuori dalla porta vuota. I gialloblu riprendono a premere prepotentemente, il Pescara se la rischia ma, a sorpresa, al 66’ recupera palla con Letizia che lancia per vie centrali Merola che ci prova in corsa con il sinistro, Greco respinge con una mano, la sfera arriva sul dischetto dove Meazzi si tuffa e incorna per il vantaggio. I biancazzurri cavalcano l’entusiasmo e al 71’ raddoppiano: Meazzi, nuovamente, imposta l’azione, Merola e Ferraris, nuovamente, si fanno ribattere, ancora Meazzi ritorna sul pallone e lo scaglia in porta per la doppietta personale. Padroni di casa sotto chock: Capomaggio entra duro su Merola a centrocampo, si becca il secondo giallo e lascia i suoi in dieci per l’ultimo quarto d’ora. La superiorità numerica premia il Pescara che fa tris con Tonin, appena entrato all’82’, servito da un traversone radente di Merola sul quale De Marco inciampa e lascia sfilare per il tap-in vincente sul secondo palo del compagno. Nel finale, il Cerignola riesce anche a segnare con Cuppone, che riceve lo scarico dal fondo da Achick e mette a tabellino il goal dell’ex all’85. Saltano le posizioni e 2 minuti dopo, Tonin chiude in dribbling tra tre difensori una ripartenza e cala il definitivo poker pescarese.
Un’ipoteca sulla finale: tanto vale l’ampio risultato finale per i biancazzurri, che mercoledì ospiteranno i pugliesi in un Adriatico che si preannuncia infuocato.