
Spezia (3-5-2) Mascardi, Wisniewski, Hristov, Beruatto, Vignali, Aurelio, Cassata, Kouda, Bandinelli, Di Serio, Soleri. In panchina: Loria, Jack, Mateju, Onofri, Candela, Comotto, Nagi, Verde, Candelari, Vlahovic, Lapadula, Artistico. Allenatore: Roberto Donadoni
Pescara (3-5-2) Desplanches,Capellini, Brosco, Gravillon, CoIrazza, Letizia, Olzer, Valzania, Dagasso, Tonin, Di Nardo. In panchina: Saio, Profeta, Giannini, Corbo, Brandes, Squizzato, Caligara, Berardi, Cangiano, Okwonkwo, Sgarbi, Vinciguerra. Allenatore: Giorgio Gorgone
Reti: 7′ Di Serio’, 49′ Dagasso, 92′ Artistico
Arbitro: Andrea Zanotti
Scontro al vertice basso, tra ultima e penultima, per Pescara e Spezia nel match post-natalizio.
Apre le danze lo Spezia, al 7′, con Di Serio che spara sotto la traversa una conclusione che non perdona Desplanches e porta i padroni di casa subito in vantaggio. Il portiere biancazzurro si supera, come al solito, in un paio d’occasioni per tenere vivi i suoi per tutto il primo tempo: ed è nel recupero che Dagasso trova il pari. Azione ben manovrata e insistita del Delfino al 49′, Letizia la mette dentro, Beruatto e Soleri non liberano l’area e il gioiellino del Pescara ne approfitta per scagliare in rete senza remore, prima del duplice fischio.
Ad aprire la ripresa è Beruatto che al 53′ scappa in area a Sgarbi e, con la puntina, colpisce il palo. A prendere il palo, al 64′, è anche Caligara che, appena entrato per Dagasso, incrocia sul legno, poi Tonin può ribadire ma la manda addosso al portiere ligure. Altro super-doppio intervento di Desplanches all’80’: primo tuffo, a sventare il cross pericoloso di Aurelio, e secondo guizzo da terra, a smanacciare sul fondo il nuovo tentativo di Vlahovic. Un miracolo che mantiene a galla il Delfino, in netto calo, solo fino al 92′, quando Artistico si scaglia su una palla che rimpalla in area tra la testa di Letizia e la schiena di Brosco, per buttare in rete il definitivo 2-1.
Si archivia così il 2025 del Pescara, ormai condannato a lottare per una salvezza che, per quanto visto sul campo, è tutt’altro che scontata. Ora 15 giorni di stop: basteranno a Gorgone per rimettere i suoi in carreggiata?



