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One Health, duemila presenze all’evento promosso dall’Izs

Anche questa edizione da incorniciare

Due giorni di incontro, scambio e collaborazione in nome della salute unica e della scienza senza confini. Si chiude con un grande successo One Health Award 2025, l’evento internazionale promosso dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” di Teramo.

Epidemie, patogeni emergenti, cambiamenti climatici, scarsità idrica, inquinamento ambientale, migrazioni di animali e uomini: ecco le “Nuove Geografie” al centro dell’evento di quest’anno. Sfide che, in un mondo sempre più ricco di complessità, rafforzano la necessità di promuovere e diffondere l’approccio One Health che vede la salute come un unico ecosistema interdipendente.

Positivo il bilancio di questa quarta edizione che ha fatto registrare la presenza di oltre 2.000 persone,tra cui circa 550 studenti delle scuole superiori di Teramo. Protagonisti immancabili di un evento che guarda al presente, ma soprattutto alle future generazioni.

“L’edizione di quest’anno, ancora più interdisciplinare delle tre edizioni precedenti, riconferma OHA come evento centrale per il paradigma One Health. Pone Teramo, e tutto il nostro territorio, in cima alla mappa internazionale della Salute Unica: un risultato che ci rende orgogliosi e ci spinge a continuare in questo straordinario percorso culturale, oltre che scientifico”, è la soddisfazione del DG Nicola D’Alterio per il lavoro dell’IZS, che è riuscito a portare – grazie all’impegno corale dell’intero staff dell’Istituto – alcuni dei migliori scienziati del mondo a Teramo.

Ad aprire la seconda giornata di OHA2025 il tema delle “Strategie della cooperazione”. Nella tavola rotonda, moderata dal giornalista del Corriere della Sera Edoardo Vigna, il vicedirettore della divisione Food and Nutrition Nancy Aburto, il Professore di Epidemiologia dell’Imperial College di Londra Paolo Vineis e il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo Marco Rusconi hanno discusso insieme al DG dell’IZS Nicola D’Alterio delle nuove frontiere delle collaborazioni internazionali all’insegna della formazione, dello scambio reciproco e delle nuove tecnologie.

Spazio poi all’OHA Talk di Ramanan Laxminarayan della Princeton University che ha illustrato la situazione globale degli antibiotici. Un’esposizione molto seguita che assumerà una veste fondamentale lunedì 13 ottobre in occasione della pubblicazione dell’ultimo rapporto dell’Oms sull’antimicrobico-resistenza. A chiudere la mattinata la tavola rotonda “Alle frontiere della ricerca e della prevenzione”. Approcci diversi ma riuniti allo stesso tavolo come sempre in ottica One Health quelli offerti da Antonio Giordano, Professore di Biologia Molecolare della Temple University, Domenico Galetta, Responsabile Oncologia Medica Toracica dell’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari e Vanni Scarso, Direttore della Divisione Animali da reddito di MSD Animal Health Srl.

Un viaggio in Namibia alla ricerca dei virus che possono costituire un grave rischio per gli esseri umani e la salute globale. Così si è aperto il pomeriggio insieme a Monica Maggioni. La giornalista ha accompagnato alla scoperta dello stato africano tra pinguini, foche e atterraggi di fortuna con il reportage “Cacciatori di virus“.

Lo scienziato neozelandese David Hayman e il brasiliano Lindomar Pena hanno discusso dei rischi legati alla vicinanza tra uomini e animali selvatici, i salti di specie e la migrazione dei virus. Il gesuita, economista e matematico Gaël Giraud, il costituzionalista Alfonso Celotto e la scrittrice Anna Badkhen, hanno infine dialogato con la giornalista Giorgia Cardinaletti su acqua, salute e Costituzione. Confini vitali, confini invisibili, confini da difendere e proteggere.

La sintesi della due giorni è affidata allo sguardo sapiente di Stefano Bertuzzi, Ceo dell’American Society for Microbiology, ospite immancabile di One Health Award e dell’IZS. “Oggi più di 800 milioni di persone vanno a letto affamate. Il cambiamento climatico è un effetto moltiplicatore. I casi notificati di Dengue nel mondo non sono mai stati così numerosi. Ecco: ‘Nuove Geografie’, il tema di quest’anno, mi fa pensare a una nuova geografia di una comunità multidisciplinare e stabilisce la leadership dell’IZS di Teramo con l’iniziativa OHA che celebra la scienza in modo eccellente… la scienza che deve continuare ad essere libera e scevra dai condizionamenti politici”, le parole con le quali ha chiuso l’edizione 2025 e rinnovato l’appuntamento per il prossimo anno.

Ma come da tradizione OHA vuole puntare su linguaggi vari per raccontare e promuovere l’approccio One Health. Sul palco dell’Università di Teramo sono dunque saliti per un finale dal sapore unicoFranco e Livio Arminio con lo spettacolo “Cedi la strada agli alberi”.

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