
Lettomanoppello. Una donna di 56 anni è stata uccisa a colpi di arma da fuoco dall’ex marito in strada a Lettomanoppello.
Ad uccidere Cleria Mancini, sarta 56enne, è stato il 69enne Antonio Mancini, separato dalla vittima già da alcuni anni.
Poco prima delle 18, secondo una prima ricostruzione, l’uomo avrebbe esploso alcuni colpi nel pieno centro del paese, colpendo anche un’auto, uccidendo la donna sul colpo: inutili i soccorsi prestati dal 118 e dalla Misericordia, intervenute con le ambulanze. Illeso, fortunatamente, il nipote 12enne che si trovava accanto a lei.
Poi la fuga e le ricerche da parte dei carabinieri che hanno rintracciato l’uomo in un ristorante di Turrivalignani, dove si sarebbe barricato continuando a sparare, fino ad arrendersi all’arresto.
“Una tragedia che colpisce tutta la nostra comunità, un episodio che prima di essere archiviato con etichette preconfezionate va indagato e approfondito”, lo definiscono il sindaco di Lettomanoppello, Simone D’Alfonso, e l’assessore alle Politiche Sociali, Luciana Conte, “Oggi nel nostro territorio è morta una donna. A sparare è stato un uomo dal quale si era separata da tempo, un uomo che non si è limitato a sparare contro la sua ex donna, ma che ha in realtà esploso proiettili all’impazzata, a raffica, rischiando anche di colpire il nipotino di appena 12 anni. Un uomo che raggiunto un bar a Turrivalignani ha continuato a esplodere colpi contro la piazza, all’esterno. Saranno sicuramente le indagini dell’Autorità inquirente a fare piena luce su un dramma che ha sconvolto un territorio che oggi si stringe al dolore di tutti i familiari, travolti da un fatto più grande di tutti noi. Ma la prima sensazione che traspare a una lettura esterna della vicenda è che quanto accaduto affondi le radici in un disagio diverso dal semplice presunto violento contrasto tra ex coniugi, ma piuttosto in una difficoltà personale che oggi per puro caso ha individuato il proprio capro espiatorio su una donna che aveva condiviso parte della propria esistenza con quello che oggi si è trasformato nel suo omicida. Ed è su quel disagio che la nostra comunità e tutte le Istituzioni devono ulteriormente rafforzare la propria presenza e azione, per supportare le famiglie che si trovano ad affrontare ostacoli sanitari che possono deteriorare sino a scompensi drammatici. Lettomanoppello saprà esprimere la propria reattività di fronte a un caso di cronaca fortunatamente isolato e al quale sapremo dare la giusta interpretazione”.