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Pescara

Scontro in consiglio comunale a Pescara, Pettinari: “Cacciato dall’aula”-VIDEO

Pescara. Scontro durissimo, ieri in consiglio comunale a Pescara, tra il presidente dell’assise civica Gianni Santilli, e Domenico Pettinari, capogruppo dell’omonima lista.

“Uno scontro durissimo con la maggioranza di centro destra e soprattutto con il Presidente del Consiglio comunale che ci ha portato a bloccare i lavori d’aula, infatti le due delibere in calendario non sono state approvate”, riferisce Pettinari, che aggiunge: “Abbiamo presentato centinaia di emendamenti per migliorare la delibera in esame che riguarda la commissione taxi prevedendo nuovi componenti, maggiore collegialità e soprattutto il riconoscimento del lavoro fatto dalla precedente commissione e del lavoro che dovrà essere fatto in futuro. I nostri emendamenti sono stati nuovamente cassati dal Presidente che li ha dichiarati emulativi pur non essendo tali”.

“L’atto di prepotenza politica del Presidente, che si ripete da tempo, nei nostri confronti, ha scatenato la nostra reazione e ci ha visti impegnati a tutelare i nostri diritti prendendo più volte la parola in aula per spiegare che questa maggioranza non regge più la nostra opposizione e cerca in ogni modo di toglierci la parola cassandoci gli emendamenti che per noi rappresentano l’unico strumento democratico per farci ascoltare”, rimarca ancora Pettinari, “La prepotenza politica raggiunge l’apice quando il Presidente del Consiglio, rivolgendosi verso la mia persona, mi caccia ripetutamente dall’aula violando il regolamento perché lo stesso prevede procedure ben precise per allontanare un consigliere dall’aula. Davanti a questo atteggiamento siamo stati costretti ad esporre uno striscione con su scritto ‘Fuori i nomi dei 114 fornitori morosi pagati dal Comune di Pescara’ che rappresenta un po’ il motivo cardine di questo scontro iniziato tempo fa, proprio a causa delle mancate risposte o risposte parziali ai nostri accesso agli atti sui fornitori morosi dell’Ente che, nonostante il debito, sono stati pagati dal Comune. Alle nostre richieste hanno addirittura riposto con un documento dove ci indicano gli importi delle 114 morosità oscurando i nomi dei soggetti. Perché tutto ciò? Di cosa hanno paura? Il regolamento comunale prevede espressamente il diritto del consigliere a conoscere ogni informazione quindi anche dati sensibili in possesso dell’Ente. E perché nonostante il regolamento si ostinano a non mostrarci i nomi dei soggetti morosi?”, interroga il consigliere d’opposizione.

“Queste sono domande che ieri, nello scontro andato in scena, abbiamo ripetuto a gran voce in aula perché a noi preme davvero recuperare i fondi e prevedere che l’Ente, prima di pagare un fornitore, si accerti che lo stesso non sia moroso per tributi verso l’Ente”, conclude Pettinari.

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