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Pescara

Lavori al Circolo Tennis di Pescara: “Alberi abbattuti perché non considerati”

Pescara. Questa mattina la Commissione Controllo e Garanzia del comune di Pescara ha affrontato la vicenda degli abbattimenti di alberi al Circolo Tennis nell’ambito dei lavori di riqualificazione della struttura.

Un caso che nelle ultime settimane ha sollevato proteste da parte di cittadini, residenti e associazioni ambientaliste.

“Oggi, l’audizione del Responsabile Unico del Procedimento e del progettista, ha fatto emergere un quadro allarmante rispetto ad un modus operandi che continua a mettere in contrasto tra loro opere pubbliche e patrimonio arboreo, commenta Paolo Sola (M5S), presidente della Commissione – “È infatti emerso -che il progetto esecutivo approvato nell’ottobre 2023 – dunque ormai due anni fa – non contemplava affatto la presenza degli alberi esistenti. Nel progetto non era riportata né la loro posizione, né un’analisi di compatibilità, né alcuna valutazione sulle interferenze tra le fondazioni della nuova struttura e gli apparati radicali”.

“Semplicemente, gli alberi non c’erano. Non sono stati considerati”, chiosa Sola, “Un dato confermato anche dagli atti amministrativi: la successiva richiesta di abbattimento presentata dal Circolo Tennis (13 agosto 2024), con l’elenco delle specie da eliminare, evidenzia come gli alberi risultassero in conflitto con una struttura progettata senza tenerli minimamente in conto. A quel punto – prosegue Sola – si è scelto di valutare una traslazione del progetto in corso d’opera per tentare di salvare almeno parte delle alberature, quando evidentemente si è andati avanti senza considerare quello che c’era e che andava tutelato interamente. È l’ennesima conferma di un modo di operare irresponsabile, in cui il patrimonio arboreo della città non viene mai visto come un valore da preservare, ma solo come un ostacolo da rimuovere quando i cantieri devono partire”.

Le piccole modifiche fatte in corsa per ‘salvare’ qualche esemplare non sono una dimostrazione di sensibilità – aggiunge Sola – ma al contrario la prova che gli aggiustamenti erano possibili, e che se si fosse progettato correttamente sin dall’inizio si sarebbero potuti evitare abbattimenti pesanti e dolorosi. Il punto vero è che questa amministrazione continua a pagare la totale assenza di una cultura della progettazione integrata con il verde urbano. Quando si passa dal progetto ai cantieri, gli alberi diventano ‘un problema’, un ingombro, un intralcio da liquidare sbrigativamente. E le conseguenze le pagano la città e i cittadini”.

“Vicende come questa dimostrano che serve un cambio radicale di approccio – conclude il pentastellato – e come Movimento 5 Stelle continueremo a chiedere trasparenza, verifiche, controlli e soprattutto una revisione delle modalità con cui il Comune progetta le opere pubbliche. Non è più accettabile che ogni intervento sul territorio produca automaticamente sacrifici al patrimonio arboreo, spesso evitabili. Serve un cambio radicale di metodo: gli alberi devono essere un punto di partenza, non un ostacolo da aggirare”.

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