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Pescara

Il progettista rinuncia alla ristrutturazione del Teatro D’Annunzio : “Pescara rischia anche per la stagione 2026”

Pescara. “La ristrutturazione del Teatro D’Annunzio, che doveva rappresentare un passo fondamentale per restituire alla città una delle sue principali strutture culturali, è diventata l’ennesimo esempio di cattiva amministrazione. La gestione superficiale e approssimativa della Giunta Masci non solo ha prodotto un ritardo già grave, ma ormai rischia di compromettere completamente anche la stagione estiva 2026″.

Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio Comunale, Paolo Sola, annuncia la presentazione di un’interrogazione in aula per chiedere chiarezza sui ritardi accumulati dopo che il progettista inizialmente incaricato dall’amministrazione Masci ha rinunciato all’incarico di ristrutturazione, “lasciando il Comune con un nulla di fatto e mesi di tempo inutilmente persi”.

“Dal 28 aprile, data della consegna del servizio, al 30 luglio – spiega Sola – sono trascorsi tre mesi in cui sono stati presentati solo degli elaborati insufficienti e inadeguati, con un ritardo che oggi si traduce in un inevitabile slittamento dell’intero cronoprogramma dei lavori. Solo nei giorni scorsi si è proceduto a un nuovo incarico, ma la verità è che, a causa di questa catena di leggerezze e valutazioni sbagliate, la città rischia di non avere il suo teatro disponibile nemmeno per l’estate 2026”.

Nell’interrogazione, il Movimento 5 Stelle chiede alla Giunta di chiarire quali valutazioni siano state fatte per affidare l’incarico al tecnico inizialmente incaricato, se esistano valutazioni concrete per garantire almeno una riapertura, anche parziale, del teatro nell’estate 2026, quali siano oggi i tempi reali previsti per la progettazione, l’avvio dei lavori e la completa riconsegna della struttura alla città, e soprattutto se è intenzione dell’amministrazione rivalersi sul tecnico rinunciatario per il ritardo inevitabilmente provocato.

“Un teatro chiuso – conclude Paolo Sola – significa una città privata della sua identità culturale e turistica. Se anche la prossima estate dovesse andare persa, la responsabilità sarebbe interamente della giunta Masci, che ancora una volta si dimostra incapace di gestire un progetto strategico per Pescara e i suoi cittadini, con un sindaco che non esitò a farsi foto trionfali davanti ai seggiolini nuovi nel 2023 per poi vedersi chiudere la struttura per inagibilità qualche mese dopo”.

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