“Che bel telefono”, lo spingono e lo rapinano in strada: due giovani arrestati a Pescara

Pescara. Nella tarda serata di ieri, in via Lago di Capestrano, un giovane, visibilmente scosso e in evidente stato di shock, ha attirato l’attenzione di una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pescara, facendo presente che poco prima era stato rapinato.
Secondo quanto ricostruito, la vittima si trovava seduto su una panchina intento a leggere dei messaggi sui social sul proprio smartphone, quando è stato avvicinato da due uomini con fare deciso. Uno, si è posizionato di fronte alla vittima, osservando attentamente i dintorni, mentre l’altro si è avvicinato al giovane dicendogli “Che bello quel telefono”, per poi strapparglielo di mano.
Alla reazione della vittima che ha tentato, invano, di riprendersi lo smartphone, il rapinatore non ha esitato a minacciarlo apertamente, per poi spingerlo violentemente al petto facendolo cadere dalla panchina, guadagnando così la fuga con il telefono sottratto.
Pochi istanti più tardi, il malcapitato, ha incrociato la pattuglia dei Carabinieri in servizio in quell’area, ai quali ha raccontato l’accaduto e descritto minuziosamente gli aggressori. I militari, pertanto, si sono immediatamente messi alla ricerca dei due individui, intercettandoli nei pressi di un’abitazione. I due uomini, accortisi della presenza della pattuglia, hanno tentato di nascondersi tra i cespugli di un’area degradata, nota per essere frequentata da tossicodipendenti, ma il loro tentativo è stato vano.
I Carabinieri hanno bloccato entrambi i sospettati che, una volta condotti in caserma, sono stati immediatamente riconosciuti dalla vittima come gli autori della rapina.
La successiva perquisizione personale ha dato esito positivo, in quanto, nelle tasche dei pantaloni del 26enne è stato rinvenuto il telefono sottratto poco prima, completo di cover, al cui interno vi era il codice fiscale della vittima.
Il dispositivo mobile è stato restituito al legittimo proprietario dopo il formale riconoscimento. Nel frattempo, il giovane rapinato, che lamentava dolori al torace a seguito della spinta, è stato soccorso da personale sanitario del 118, pur rifiutando il trasporto in ospedale.
I due arrestati, tradotti presso la Casa Circondariale di Pescara così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, dovranno rispondere del reato di rapina aggravata in concorso.