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Chieti

Sovraindebitamento, a Chieti il primo sportello d’Abruzzo per combattere il fenomeno

Sindaco, Commercialisti e OCC: “Attraverso la legge è possibile intraprendere percorsi di rinascita personale e sociale per i cittadini gravati dagli oneri”

Chieti. Il Comune di Chieti sigla un protocollo operativo con l’Organismo di Composizione delle Crisi e l’Ordine dei Commercialisti della Provincia di Chieti, sinergia che nasce con l’obiettivo di offrire un supporto concreto ai cittadini che si trovano in condizioni di sovraindebitamento, mettendo a disposizione strumenti e professionalità in grado di accompagnare le persone verso soluzioni sostenibili e percorsi di tutela. I dettagli del progetto sono stati illustrati dal Sindaco Diego Ferrara e dal Presidente dell’Ordine dei Commercialisti, Francesco Cancelli.

“Chieti è, per quanto ci risulta, il primo Comune in Abruzzo a sottoscrivere un accordo di questo tipo con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Chieti e con l’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento – così il sindaco Diego Ferrara – . È un passo significativo e necessario, perché parliamo di un problema serio, diffuso e in costante crescita, lo specchio di una società che si sta impoverendo rapidamente. Sappiamo quanto il lavoro povero, precario e discontinuo abbia reso molte famiglie incapaci di sostenere le spese quotidiane fino alla fine del mese: un disagio spesso sommerso, trattenuto nel silenzio per pudore, per mancanza di autostima, per timore di mostrarsi fragili. I dati confermano una realtà che tocca trasversalmente il Paese: in Italia l’81% delle persone a rischio di sovraindebitamento possiede un diploma o una laurea. Ciò significa che il problema coinvolge anche chi ha una formazione solida e un reddito regolare. Accanto al disagio economico, emerge dunque un tema di educazione finanziaria su cui l’Italia è ancora indietro rispetto alla media europea. Con questo sportello, che apriremo grazie alla collaborazione con l’Ordine professionale e con l’organismo competente, vogliamo dare ai cittadini informazioni, orientamento e strumenti reali per ripartire, senza paura e senza vergogna. È un servizio di grande valore sociale e siamo orgogliosi che Chieti sia il primo Comune ad attivarlo, perché risponde a un bisogno reale e urgente di una società sempre più fragile”.

“Quello che presentiamo oggi è un accordo a tre – spiega Francesco Cancelli, Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Chieti – tra il Comune di Chieti, il nostro Ordine provinciale e l’Organismo di Composizione della Crisi da Sovraindebitamento, struttura che riunisce quattro Ordini territoriali: Chieti, Lanciano, Avezzano e L’Aquila-Sulmona. Questo accordo viene formalizzato in un protocollo d’intesa che consentirà l’apertura, presso il Comune di Chieti, di uno Sportello Sovraindebitamento dedicato all’ascolto e all’orientamento di cittadini e cittadine che si trovano in una situazione economica critica. Lo sportello sarà gestito da professionisti individuati dall’Ordine e dall’Organismo di Composizione della Crisi, con competenze specifiche in materia di risanamento e ristrutturazione del debito. L’obiettivo è duplice: offrire un primo colloquio di ascolto e consulenza e, quando necessario, guidare la persona verso percorsi concreti di uscita dal debito tramite gli strumenti previsti dalla normativa. La legge sul sovraindebitamento, pur esistente dal 2012 resta ancora poco conosciuta, ma riguarda una platea molto ampia: consumatori, professionisti, piccole imprese, imprenditori agricoli, start-up innovative. Oggi essa consente anche a soggetti sovraindebitati incapienti, cioè privi di reddito e patrimonio ma gravati da debiti, di ottenere, in presenza di condizioni di “meritevolezza”, la totale cancellazione delle passività residue. Un beneficio importante, previsto dal Tribunale attraverso specifiche procedure. I numeri parlano chiaro: una ricerca del Comitato Edufin, in collaborazione con l’Università Cattolica, stima che in Italia il 2% dei cittadini si trovi in condizione di sovraindebitamento. A fronte di un potenziale bacino di circa un milione di persone, nel 2023 soltanto 7.748 hanno attivato una procedura, mentre in Francia le richieste superano le 130.000 e nel Regno Unito arrivano a 300.000 ogni anno. C’è dunque un enorme margine di intervento, informazione e tutela”.

“Quello che nasce oggi è un vero patto di coesione sociale – spiega tecnicamente Amedeo Di Pretoro dell’Organismo di Composizione della Crisi – che risponde a situazioni sempre più frequenti ma spesso nascoste, perché accompagnate dal peso della vergogna. Le procedure previste non stigmatizzano, ma aprono un percorso di ristrutturazione del debito e, quando le condizioni lo permettono, conducono alla cancellazione del debito residuo, restano escluse da questi percorsi tutte le situazioni caratterizzate da elementi fraudolenti. Ringrazio il sindaco Ferrara per la sensibilità dimostrata e per aver accolto con attenzione la necessità di attivare questo sportello. Attraverso un professionista incaricato, il cittadino potrà intraprendere un percorso secondo le proprie reali possibilità e, ove possibile, fino alla liberazione completa. È una grande opportunità, già riconosciuta all’estero come strumento di rinascita: nei Paesi anglosassoni è definita “fresh start”, “nuovo inizio”, in Spagna si parla di seconda opportunità. Dobbiamo fare un passo avanti anche in Italia, diffondendo la conoscenza di questo istituto in maniera capillare e positiva. La legge, introdotta nel 2012, tutela chi si trova in difficoltà economica reale e non chi tenta di eluderla. Per anni questo strumento è rimasto poco conosciuto, anche per carenze comunicative; oggi abbiamo l’occasione concreta di farlo diventare una risorsa reale per le persone e per le famiglie”.

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