Risoluzione Paolucci sulla rete di emergenza urgenza provincia di Chieti
“La rete proposta dalla Asl 2 riporta la provincia indietro di 10 anni. La ricetta della destra: più tasse e tagli sulla rete salva vita, una barbarie”

Chieti. “Mentre Marsilio impone più tasse ai cittadini, taglia loro persino i servizi salva vita. Una barbarie istituzionale su cui è necessario intervenire, lo farò attraverso una risoluzione che nel chiedere il voto ad ogni Consigliere Regionale richiama ognuno a prendersi le proprie responsabilità su questa decisione scellerata. Giusto e preoccupante il grido di allarme del Comitato Ristretto dei Sindaci della ASL 2 che ha bocciato il piano di riorganizzazione del servizio 118 che riguarda i distretti del Sangro Aventino e dell’Alto Vastese. Una strategia che riporta l’Abruzzo indietro di oltre dieci anni, che ha ricadute pesantissime su tutto il territorio provinciale e che impone un chiarimento immediato in sede istituzionale capace di mettere sul tavolo soluzioni efficaci per la comunità e il diritto alla salute in un ambito che è estremamente sensibile qual è quello dell’emergenza-urgenza. Bisogna andare oltre la giustificazione della mancanza di medici e dire come si può proporre una distribuzione che lascia scoperti interi territori e che taglia ovunque. Cancellata la rete che la giunta di centrosinistra pianificò vagliando i bisogni dei territori, che portava le 11 postazioni del 2014 a 16, sempre con medico a bordo e con la piena efficienza dei punti di Pronto soccorso. Non solo oggi siamo di fronte allo smantellamento delle postazioni dei Punti di Primo Intervento e della rete dei 118 con medici a bordo, ma cominciamo a vedere l’effetto dei debiti prodotti sulla sanità dalla governance di destra, che è stata capace di dare alla comunità non prestazioni e servizi, ma tagli barbari e deficit strutturale, costringendo alla fuga i pazienti, o, peggio, alla rinuncia alle cure”, annuncia un’interrogazione il capogruppo PD in Consiglio regionale Silvio Paolucci, ex assessore durante il governo del centrosinistra.
“La proposta avanzata dalla Asl, non garantisce una copertura equa ed efficace dei servizi salva vita e ha fatto bene il Comitato ristretto a bocciarla, ad esempio perché prevede soltanto due ambulanze medicalizzate nel Sangro Aventino e Alto Vastese, una a Castiglione Messer Marino durante le 12 ore diurne e a Gissi nelle 12 ore notturne, l’altra per Atessa e Casoli con lo stesso turno, costringendo ad esempio tutte le aree interne del Sangro Aventino, in caso ci sia bisogno di un medico di notte, a rivolgersi a Lanciano, togliendo tutto (Casoli, Lama dei Peligni, Torricella Peligna e Villa S.Maria) – spiega Paolucci – . Sotto la scure anche distretti turistici importanti come Francavilla al Mare, senza medico e Guardiagrele, per cui c’è un mezzo unico in servizio anche a Ortona, cui tocca simile sorte di Gissi e Casoli, mettendo a rischio il diritto alla salute dei cittadini in situazioni tempo-dipendenti e passando da mezzi con medico a bordo del centrosinistra, a quelli senza dalla consiliatura odierna. Nel Vastese stessa cosa, con la contrazione dei medici dell’emergenza-urgenza a Gissi, Castiglione Messer Marino e San Salvo. Stiamo parlando di territori vasti e fragili dove la conformazione orografica, le difficoltà di accesso e la carenza di personale medico accentuano le criticità e dove non è accettabile concepire tanti e tali tagli. Chiameremo il Consiglio ad esprimersi su questa vergognosa riorganizzazione per chiarire: quali siano le reali dotazioni di personale e mezzi attualmente disponibili per l’area Chieti-Lanciano-Vasto; perché non sia stata ancora definita una pianificazione strutturale sulla base dei bisogni dei territori; come si intenda garantire l’equità di accesso alle cure nei territori montani e a bassa densità e soprattutto, se verranno riviste le decisioni della Asl, come chiesto dai sindaci e previsto nella nuova riunione già fissata per il 10 luglio. Il diritto alla salute non può dipendere dalla geografia, una configurazione diversa è possibile come dimostra la rete nella consiliatura ante Marsilio, ma bisogna volerla”.