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Chieti

Chieti, rette dei nidi: trovata la quadra

L’Amministrazione: “Un lavoro positivo per le famiglie insieme all’apertura dei nuovi nidi. Da 1 passeremo a 5 strutture, di cui 3 già operative, portando l’offerta dai 36 che abbiamo trovato a 212 che arriveranno”

Chieti. Via libera alle nuove tariffe calmierate per i nidi cittadini. Stamane la conferenza per illustrarle alla città e per fare il punto sulle strutture attive e in corso di attivazione. Presenti il sindaco Diego Ferrara, l’assessora all’Istruzione Teresa Giammarino, la consigliera comunale Giulia De Gregorio, i dirigenti dei settori Lavori Pubblici e servizi al cittadino Carlo Di Gregorio e Angela Falcone, Karin Sorgi per le cooperative affidatarie del servizio.

LE NUOVE TARIFFE A.S. 2025/2026 comprese di pasto: retta unica e uguale per tutti (tempo pieno): 460 euro; frequenza a tempo ridotto: 360 euro; 30 posti a retta calmierata (ISEE < 10.000,00): 330 euro (tempo pieno) 270 euro (tempo ridotto).

“Quando ci siamo insediati era rimasto solo un asilo nido comunale, Il Riccio e la volpe, gli altri sono stati chiusi nel 2018 dall’Amministrazione allora vigente– ricorda il sindaco Diego Ferrara – . Con fatica, ma grande determinazione abbiamo fatto di tutto per aprirne uno che era nuovo ma chiuso, fatiscente e incompleto che abbiamo dovuto con fatica sistemare dal punto di vista strutturale e degli arredi, il Bambi, in via Buracchio e metterne in cammino altri 3. Così oggi, dopo cinque anni, ci troviamo con due asili nido comunali già aperti (Riccio e la Volpe e Bambi), dati in concessione, un terzo aprirà a brevissimo in piazza Carafa (Ape Maia), un quarto sarà a breve concluso al Villaggio Mediterraneo, nuovo di zecca e l’ultimo, il quinto, in viale Amendola, è in via di ristrutturazione. Per individuare il gestore ci siamo affidati all’Areacom che ha condotto la gara europea per i nostri nidi e da quella erano uscite le tariffe di cui si parla da settimane. In questi giorni non siamo stati inerti, abbiamo discusso con le famiglie e cercato una soluzione che potesse calmierare i canoni usciti dalla gara da noi non gestita. Abbiamo ascoltato le famiglie, aprendoci a un dialogo anche difficile, comprensibilmente, con l’obiettivo di arrivare a una soluzione a vantaggio loro e del servizio. Per questo, trovata la quadra, siamo a comunicare che ci siamo riusciti. La settimana prossima partirà anche la bonifica della zona incolta intorno, in base agli eco-ristori che abbiamo recuperato dalla Regione e la bonifica di scuole e asili sarà prioritaria”.

“Fino alla fine abbiamo dovuto correre per sollecitare la gara perché la gestione partisse in tempo con la ripartenza del nuovo anno, iter che abbiamo seguito passo passo – spiega l’assessore Teresa Giammarino – . Nonostante questa attività di sollecitazione, partita già da un anno e mezzo, abbiamo dovuto prorogare il servizio ai precedenti affidatari fino a tutto ottobre, fino ad allora non cambierà nulla. A seguito della gara le nuove tariffe andranno a valere da novembre rimodulate anche grazie alla disponibilità delle cooperative vincitrici la gara. Quando la gara è stata aggiudicata è venuto fuori il prezzo che il gestore ha chiesto e ottenuto ci siamo attivati con gli uffici per abbassarlo. Avevamo chiaro che potevamo attingere dai fondi Fas per supportare le famiglie e far loro riavere le tariffe degli anni precedente. Ciò è accaduto grazie al contributo comunale, anche migliorandolo come prezzo. Dialogando con gli aggiudicatari siamo riusciti a ottenere anche 30 posti a prezzi calmierati, in pratica 10 bambini per nido. Per questa operazione abbiamo utilizzato risorse dal Fondo nazionale di solidarietà erogate al Comune e vincolate agli asili nido, sia per aumentare di 36 posti l’offerta e per aprire il nido in piazza Carafa. Azioni che al netto della rendicontazione faranno in modo che per l’anno prossimo quelle risorse saranno riconfermate. Con gli altri nidi in arrivo, quello del Villaggio Mediterraneo e viale Amendola allargheremo di altre 60 e 50 unità l’offerta dei nidi. Voglio ringraziare i settori che hanno lavorato tantissimo per arrivare a questo risultato: la dirigente Angela Falcone, per i Servizi al cittadino e Carlo Di Gregorio, per i Lavori pubblici. Non ci siamo fermati un attimo, siamo passati da uno per arrivare a ben 5 asili, a seguito della gara la gestione sarà di sei anni, 4 più 2”.

“A piazza Carafa stiamo concludendo il completamento, riqualificando anche sia l’area antistante che dà sulla piazza e quella posteriore che sta procedendo – conferma il dirigente dei Lavori Pubblici Carlo Di Gregorio – . Con la bonifica potremo anche recuperare il collegamento con l’altra piazza vicina e destinarla a parcheggi. Stiamo definendo gli arredi e riqualificando gli spazi perché i bambini possano vivere al meglio la struttura”.

“Nel 2021 siamo partiti con un Fondo di Solidarietà vincolato agli asili nido di 80.000 euro, che negli anni è cresciuto grazie alla progressiva attivazione di nuovi posti in linea con l’obiettivo nazionale di garantire una copertura del 33% dei bambini nella fascia 0-3 anni – spiega la dirigente Angela Falcone –. La strategia di incremento dell’offerta, passata dai 36 posti iniziali (a rischio di chiusura) agli attuali 107, e che raggiungerà i 203 posti complessivi previsti nel prossimo anno educativo, ha consentito al Comune di accedere a una quota del Fondo di Solidarietà per gli asili nido sempre più adeguata e che quest’anno ammonta a 345.000 euro”.

“Per cercare di arrivare a una soluzione abbiamo cercato di raccogliere le istanze delle famiglie al fine di arrivare a un risultato positivo per tutti – aggiunge la consigliera Giulia De Gregorio – . Nelle settimane scorse ci sono state delle notizie che hanno allarmato l’Amministrazione per le reazioni delle famiglie interessate dal problema con le quali abbiamo continuato a dialogare positivamente perché tutti eravamo interessati a concludere positivamente la questione”.

“Come cooperativa gestiamo tanti nidi, la gara europea a cui abbiamo partecipato è stata a lungo raggio, cosa che ci consentirà di fare un ottimo lavoro in sei anni – dice Karin Sorgi presidente della Cooperativa sociale Leonardo, in ATI per l’affidamento – . In queste settimane abbiamo cercato di trovare una soluzione che potesse dare un servizio di eccellenza cantierabile per la città e la migliore strategia affinché il servizio fosse ancora più accessibile. Il risultato è ottimale perché una retta di 460 euro per strutture di eccellenza con formatori e personale di qualità è davvero competitiva. Voglio ringraziare l’Amministrazione per il lavoro di ascolto e per aver investito su un settore così importante perché supporta le famiglie e dà un servizio fondamentale alla crescita dei bambini, specie per la fascia 0-6. L’ingresso del bambino al nido è il primo ingresso in società. Abbiamo in cantiere tante iniziative e dalla prossima settimana incontreremo le famiglie e si partirà con le attività. Non vediamo l’ora”.

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