
Chieti. “Le criticità riscontrate dalla minoranza sull’appalto del nuovo cimitero Parco della Memoria a Chieti Scalo sono quelle che abbiamo trovato nell’ottobre 2020, quando abbiamo preso in carico il governo della città. Si tratta infatti di una concessione risalente anche a prima del 2017 la cui gestazione noi non abbiamo trattato né amministrativamente, né politicamente. Considerata l’esigenza di loculi e servizi cimiteriali necessari alla città, a fronte dei lavori del nuovo, abbiamo cercato in tutti modi di far funzionare meglio il cimitero esistente, questa è la ragione principale che ci ha motivato”, così il sindaco Diego Ferrara sul nuovo cimitero.
“Al di là delle criticità nell’esecuzione dei lavori, determinate anche dalla fase pandemica e dal rincaro dei prezzi dei materiali, non dipesi dall’Amministrazione, ci sono vulnerabilità a monte che riguardano la concessione e che evidenziano che questa sia stata costruita in modo svantaggioso nei confronti dell’Amministrazione – spiega il sindaco – . Si tratta delle stesse criticità che si sono ripresentate in sede di rimodulazione del Piano Economico e Finanziario dell’opera, che ad oggi non consentono all’Amministrazione una valutazione serena sulla prosecuzione dei lavori e sulla proposta dell’azienda con la quale si attiveranno al più presto dei contatti per la modifica del PEF che allo stato attuale ha diversi aspetti che lo rendono irricevibile e intraducibile in azioni concrete. Un percorso capace di condizionare le scelte di un Comune in dissesto e che deve amministrare seguendo precetti e leggi rigorose sui conti e sull’utilizzo del patrimonio e delle risorse pubbliche. Non si tratta dunque di inerzia, ma di approfondimenti che si rendono necessari a chi governa, per la ricerca di un percorso attento finalizzato a tutelare l’Ente e i cittadini”.