
Chieti. Si inaugura il 2 settembre alle 16, nelle sale espositive del Museo Barbella di Chieti, la retrospettiva dedicata al pittore Giorgio Aimola, curata dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone.
La mostra, aperta fino al 9 settembre, è intitolata tra Mito e fiaba ed è accompagnata da un catalogo curato dallo stesso Pasqualone, che così illustra il percorso del compianto artista abruzzese: “La cifra stilistica di Giorgio Aimola è legata alla possibilità ermeneutica che l’arte possa comprendere il qui ed ora della vita, attingendo alle emozioni forti della quotidianità che l’artista trasforma, da un lato, in potenti correlativi oggettivi; dall’altro, Aimola si muove tra mito e fiaba, naif e surrealismo, con la scomposizione dei piani visivi, la sovrapposizione degli spazi, il ricorso alla sospensione temporale che il lettore di questo percorso apprezza ed intuisce fino in fondo. Aimola si muove, infatti, tra le avanguardie del ‘900, tra Picasso e Chagall, ma crea uno stile personalissimo, un’atmosfera di sogno, tra metafisica che ricorda De Chirico, ed indagine del vissuto, come testimoniano i titoli di diverse opere che sono attraversate dal fiume carsico dell’attenzione alle oscillazioni della psiche. Rimane il cammino zetetico di uno straordinario protagonista della stagione artistica abruzzese, rimangono le sedimentazioni creative di un uomo che ha dedicato la sua vita all’arte come colloquio interiore ed apertura all’alterità.”
Nel catalogo Maria Paola Lupo, storico dell’arte. segnala come Giorgio Aimola “sia una delle voci più singolari dell’arte contemporanea abruzzese. La sua biografia si intreccia strettamente con la sua poetica pittorica…Le sue opere raccontano mondi interiori, miti moderni e narrazioni sospese tra sogno e realtà.”